L'ANALISI
05 Dicembre 2022 - 15:11
Le stanze a soqquadro
CREMA - Solidarietà all’Anffas per il vile furto subito nella notte tra sabato e domenica al Centro socio-educativo delle Villette e al polo di neuropsichiatria infantile Il Tubero e una lettera aperta del direttivo dell’Associazione ai ladri, invitandoli a riflettere sul gesto incivile e a restituire il maltolto.
«Carissimi, non sappiamo esattamente cosa pensavate ci potesse essere nei nostri centri: forse pc costosissimi o attrezzature di pregio da rivendere o forse migliaia di euro in contanti per andare a spassarvela. Sicuramente pensavate custodissimo chissà quale tesoro vista la violenza con cui avete divelto porte e armadi. E chissà cosa immaginavate ci fosse nelle ‘scatole dei ricordi’ delle persone con disabilità del centro Le Villette o tra i giochi dei bambini del Tubero o ancora tra i test valutativi che impieghiamo per le attività quotidiane. Noi avremmo voluto farvi trovare tutti assieme quei bambini che fanno terapia cercando di vincere le loro fatiche con tanta tenacia e costanza assieme a quegli adulti che da anni tutti i giorni lavorano per il loro benessere. Perché quei luoghi che voi avete violato, per loro sono la vita e la quotidianità. Avete fatto danni per migliaia di euro, ma soprattutto vi siete approfittati di persone con disabilità che nulla vi hanno fatto e che chiedono solo di poter avere spazi e progetti che nella vita normalmente non hanno, a differenza vostra». Fatta la premessa, il consiglio avanza una richiesta: «Sicuri di non voler rimediare? Davvero dormirete tranquilli pensando che quel guadagno lo avete fatto sulla pelle di persone con disabilità? Noi ancora una volta, affronteremo questo scempio sapendo che, nonostante tutto, fa più male al cuore che al portafoglio».
A esprimere solidarietà all’Anffas sono stati in molti, a partire dal sindaco Fabio Bergamaschi: «Un furto, che è sempre odioso, diventa ancor più vigliacco quando compiuto a danno di realtà che si occupano di disabilità. Ho inviato un messaggio alla presidente Daniela Martinenghi, per mostrare la vicinanza e la solidarietà della città all’Anffas, certo di interpretare il sentimento di tutti i cremaschi». Al sindaco ha fatto eco il consigliere regionale Matteo Piloni: «Chi ha rubato all’Anffas, per di più l'indomani della giornata dedicata alle persone con disabilità, potrebbe recuperare restituendo quanto portato via, e chiedendo scusa. Le ragazze e i ragazzi dell’Anffas, conoscendoli, li perdonerebbero immediatamente. Ma se non lo faranno, auguro loro di provare molta vergogna». Vicinanza all’Anffas è stata espressa anche da Cristina Piacentini, portavoce del comitato Crema Zero Barriere: «Massima solidarietà a Daniela Martinenghi, che fa parte del nostro comitato, e a Paolo Marchesi, al consiglio direttivo, agli educatori e agli ospiti. È stato un atto di una bassezza inaudita che, al di là del danno economico, procura un danno morale a tutta la città».
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