Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA

Chiesetta della Pietà: «Servono 50 mila euro»

Ok ai restauri di struttura e affreschi, ma manca una parte dei fondi: appello di don Roncali

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

05 Dicembre 2022 - 05:20

Chiesetta della Pietà: «Servono 50 mila euro»

CREMA - Chiusa ai fedeli e ai visitatori da almeno 30 anni, la chiesetta della Pietà, luogo di culto di origini seicentesche che si trova lungo via Brescia, potrebbe presto rinascere a nuova vita. Il progetto della parrocchia di San Bernardino e della diocesi, è curato dagli architetti cremaschi Fabio Monaci e Maria Luisa Martinelli, dell’omonimo studio, mentre la parte strutturale che viene seguita dall’ingegner Massimo Bacchetta.

Il recupero strutturale, sommato al restauro degli affreschi settecenteschi della piccola chiesa, richiederà un investimento complessivo di 250 mila euro. Una parte dei fondi ci sono, ma servirà un sostanzioso aiuto economico da parte dei fedeli del quartiere e non solo. Mancano almeno 50 mila euro. Un appello in questa direzione è stato lanciato nei giorni scorsi in un incontro in corso nella chiesa di San Bernardino, dedicato anche alla presentazione del progetto. «Un invito che rivolgiamo ai parrocchiani, ma in generale a tutti i cremaschi, la chiesetta della Pietà è un patrimonio di tutta la città», evidenzia don Lorenzo Roncali, parroco dell’unità pastorale di San Bernardino, Castelnuovo e Vergonzana, intervenuto alla serata insieme ai due architetti e a Egidio Lunghi, membro del consiglio per gli affari economici della parrocchia.

Gli architetti che hanno firmato il progetto di recupero Fabio Monaci e Maria Luisa Martinelli con don Lorenzo Roncali ed Egidio Lunghi

A sostegno dell’intervento si è già messa la Conferenza episcopale italiana che, attraverso la diocesi, garantirà un sostanzioso contributo. Lavori da avviare il prima possibile, almeno per il recupero strutturale dell’edificio. Probabilmente, già durante l’inverno si potrebbe aprire il cantiere. Tutto il progetto di restauro dell’oratorio è ovviamente già stato vagliato e approvato dalla sovrintendenza ai Beni artistici e culturali. «Il recupero strutturale – hanno chiarito i tecnici – sarà importante anche ai fini della tenuta dell’edificio, che nei decenni scorsi aveva subito delle lesioni provocane dalle continue vibrazioni causate dal traffico, in particolare quello pesante, lungo via Brescia».


Da alcuni anni i camion non transitano più, ma per preservare la chiesetta da questo fenomeno, verrà scavato una sorta di piccolo fossato lungo il perimetro, proprio per attutire le vibrazioni. La chiesetta si trova a circa 60 centimetri sotto il livello stradale. È a pianta rettangolare con un’unica aula cadenzata da 3 campate divise da colonne. Misura circa 15 metri in lunghezza per cinque circa in larghezza. L’altezza massima è di 15 metri.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400