L'ANALISI
04 Dicembre 2022 - 15:09
CREMONA – In piazza del Comune, i mezzi dei ‘pompieri’ sotto l’acqua che cade dal cielo per scenografia. Dentro, in Cattedrale, il vescovo Antonio Napolioni ringrazia i vigili del fuoco per "l’impegno generoso, quotidiano, essenziale, per tutto quello che siete, che fate, grazie per essere vicini". Il grazie arriva durante la celebrazione della messa, stamane alle 11 in Cattedrale, nella festa di santa Barbara, protettrice di chi, i vigili del fuoco, ogni giorno, 356 giorni all’anno, dall’alba alla notte, dalla notte all’alba soccorre persone, sfida il fuoco scandaglia i fiumi, scava tra il fango e le macerie anche a costo di rimetterci la vita per il prossimo.
La cattedrale è gremita. Nei primi banchi, il comandante provinciale, Antonio Pugliano, con le autorità civili e militari, i fedeli, i vigili del fuoco in congedo, i colleghi in attività E proprio il fuoco trova un riferimento nella predicazione del Regno dei cieli, Giovanni Battista: "Ormai la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, viene tagliato e gettato nel fuoco. 11 Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco".
Nell’omelia, il vescovo Napolioni spiega che "Battista parla della scure posta alla radice degli alberi e mi pare che sia un simbolo caro ai vigili del fuoco. Si parla di alberi e si parla di fuoco. Del fuoco, ci dà due significati, uno positivo e uno negativo, uno che attrae e uno che intimorisce. La minaccia, ‘ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco’. Ma ancora di più, i figli di Dio, gli uomini e le donne che non porteranno frutto saranno bruciati come la paglia. Si dice anche che il Messia annunciato dal Battista viene a battezzare con lo Spirito Santo e il fuoco. E questo fuoco non può essere un fuoco che distrugge, ma è il fuoco dell’amore, è il fuoco dello Spirito, è il fuoco di una passione vera per la vita che rende la vita più forte della morte". Giovanni Battista, il Precursore che ci richiama alla conversione interiore.
"Santa Barbara guidaci tu mentre il fuoco divampa nel buio. Se dai fiumi in piena strappiamo una vita sappiamo che ci aiuti tu. Questa nostra vita la regaliamo a te. La missione è dura ma il nostro cuore vola...". Una donna vigile del fuoco legge la preghiera a Santa Barbara. Il comandante Pugliano ringrazia il vescovo Napolioni "per questa celebrazione. Le parole che ci ha regalato ci conducono ad una riflessione che, come sempre, ci porteremo a casa, nelle nostre caserme, nelle nostre vite. Oggi, nella festività di santa Barbara, desidero ringraziare a nome di tutte le donne e gli uomini in servizio nella sede centrale di Cremona, nelle sedi distaccate di Piadena e di Crema il signor prefetto, le autorità civili e militari , i volontari, le famiglie, gli amici, tutti i presenti e anche quelli che ci seguono da casa. Cogliamo, davvero, la vostra partecipazione, con un sentimento di vicinanza e un riconoscimento che ci onora".
"Siamo con orgoglio al servizio di tutta la comunità – sottolinea Pugliano -. Cerchiamo di farlo ogni giorno con professionalità, con impegno. Lo facciamo sempre con tutte le istituzioni. Ringrazio, in particolare modo, il prefetto che fa da collante, da coordinatore. Siamo al servizio della comunità". I vigili del fuoco lo sono sempre, nonostante le risicate risorse di uomini e di mezzi che hanno. Parla del "bottone rosso", il comandante, il sistema d’emergenza "con il quale il 20 percento del comando sta sempre in contezza operativa per operare ed intervenire in caso di calamità in ogni parte del territorio e talvolta anche in Europa. Lo stesso meccanismo, lo stesso bottone rosso con il quale uomini, mezzi e attrezzature gli uomini del Comando di Cremona sono partiti in supporto per le Marche nell’alluvione di qualche settimana fa".
Il comandante Pugliano conclude rivolgendo "un ricordo ed anche un pensiero a chi, nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, è caduto in servizio e a chi non è più tra noi. Giungano ai loro familiari il sentimento di vicinanza e affetto da parte di tutto il Comando di Cremona che ho il privilegio di rappresentare". Monsignor Napolioni chiede un applauso, "sperando - la sua battuta - di sapervi in qualche modo anche un po’ disoccupati in riposo, e in rigenerazione. Cerchiamo di non darvi troppo lavoro".
FOTO: FOTOLIVE/PAOLO CISI
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