Sfruttamento della prostituzione, tre persone denunciate dalla Polizia

CREMONA - I centri massaggi, un night, un appartamento dato in affitto, sospetto. La polizia li ha passati al setaccio nell’ambito di una operazione mirata a combattere il fenomeno di chi sfrutta o favorisce la prostituzione. Operazione che ha riguardato tutta la provincia di Cremona. L’ha coordinata il personale della Questura di Cremona. Vi hanno partecipato l’Ispettorato del Lavoro di Cremona, l’Ats Val Padana e il Reparto prevenzione crimine Lombardia.

Il 25 ottobre scorso, gli investigatori si sono presentati in alcuni centri massaggi della città, gestiti da persone cinesi. Sono state riscontrate numerose irregolarità di carattere igienico-sanitario culminate, in un caso, nel provvedimento di sospensione dell’attività. Ed ancora, i poliziotti della Squadra Mobile diretta da Marco Masia, dopo aver identificato le persone presenti, hanno denunciato all’autorità giudiziaria una cinese sui 50 anni per reati relativi al fenomeno migratorio. La donna non aveva alcun documento identificativo.

Nella notte tra il 28 e il 29 ottobre, nel mirino degli investigatori è finito un night club situato in provincia. Sono state identificate 30 persone, per lo più di origine straniera. Durante il controllo, una donna moldava di 30 anni ha esibito un documento emesso in Romania. Un documento sospetto, però. I poliziotti della Squadra Mobile hanno approfondito, attivando, nei giorni successivi, i canali di collaborazione internazionale di polizia per verificare la validità dei documenti romeni mostrati dalla donna. E scoprendo che la stessa aveva rilasciato dichiarazioni false come falso era il documento esibito. Chiuso il cerchio, il 12 novembre scorso la trentenne è stata denunciata alla Procura per falsità ideologica commessa in atto pubblico e false attestazioni a pubblico ufficiale.

E per favoreggiamento della prostituzione è stato invece denunciato un uomo di 50 anni, residente in provincia di Brescia, proprietario di un appartamento a Cremona. Lo aveva affittato ad una donna dell’Est Europa che in quella casa si prostituiva. In questo caso, l’indagine della Squadra Mobile è nata in seguito ad alcune segnalazioni.

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