L'ANALISI
30 Novembre 2022 - 16:39
Uno scorcio del cantiere lungo la ex strada statale 591 Cremasca in territorio di Ripalta Guerina
RIPALTA GUERINA - La costruzione della rotatoria «salvavita» all’intersezione tra la strada ex statale 591 e via 25 Aprile dal lato dell’abitato di Ripalta Guerina e Strada Dama sul versante opposto, procede secondo i tempi e le modalità previsti dal crono programma dei lavori. Il cantiere è stato aperto anche sul fronte ovest, verso la Strada Dama che congiunge l’ex statale «Cremasca» (la Bergamo-Crema-Codogno) con l’agglomerato urbano che si è formato ad alcune centinaia di metri, in aperta campagna, con insediamenti residenziali e produttivi.
In questa fase dell’intervento si va delineando il semicerchio che dovrà collegarsi e compattarsi con quello già tracciato all’inizio di via 25 Aprile per completare la formazione della rotatoria. L’accesso all’abitato continua, naturalmente, a rimanere precluso da questo lato con qualche sacrificio per coloro che devono accedere od uscire, costretti a seguire il percorso alternativo con qualche centinaio di metri in più. Per la via Dama si conciliano le esigenze del cantiere con quelle degli automezzi e dei mezzi agricoli. La percorrenza della provinciale da Ripalta Cremasca a Montodine e viceversa è libera nei due sensi ma con l’avvertenza di prestare attenzione all’operatività del cantiere e dei mezzi in manovra.
Il blocco dell’accesso a Ripalta Guerina da via 25 Aprile condiziona la fermata dei pullman prevista presso la pensilina a lato della strada provinciale. Il disagio che ne consegue è affrontato dalla cittadinanza con la consapevolezza che è inevitabile, se si vuole avere un beneficio quando i lavori saranno ultimati e i movimenti d’ingresso e in uscita sulla ex statale messi in sicurezza. I residenti del piccolo centro del Cremasco seguono lo sviluppo dei lavori con lo stesso interesse e partecipazione del sindaco Luca Guerini, che ne è stato il promotore.
I lavori, progettati nel 2018 dall’architetto Paolo Monaci, sono eseguiti dalla ditta De Fabiani di Cavenago d’Adda. Il costo delle opere è stato quantificato in 329 mila euro; con le spese tecniche, l’Iva, l’impianto elettrico, le opere di compensazione o risarcimento del verde è arrivato a quota 600 mila più l’eventuale lievitazione dei prezzi.
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