L'ANALISI
26 Novembre 2022 - 16:31
Federica Deledda a Uno Mattina
CREMONA - «Lentizzazione», ovvero abbassare il rischio di incidenti stradali con l’obiettivo di dimezzare il numero delle vittime, imponendo il limite massimo di velocità a 30 chilometri orari nei centri abitati così da gestire i flussi all’insegna della sicurezza. Di questo ha parlato Federica Deledda, comandante provinciale della Polizia Stradale, ospite oggi a Uno mattina, in onda sulla rete ammiraglia della Rai.
Il cellulare
è il nemico
numero uno
di chi guida
perché oggi
la mancanza
di attenzione
è il principale killer
Se abbassiamo
la velocità,
cala il rischio
Dialogando con il conduttore, Tiberio Timperi, Deledda è partita come sempre dai dati: la sostanza che serve ad inquadrare lo scenario per poi approfondirlo. «Si muore di più nei centri urbani che in autostrada o sulle strade di grande comunicazione. Il 37% dei decessi, secondo gli ultimi dati Istat, avvengono in città. Le cause più comuni sono la distrazione, la velocità e la mancata precedenza. Il telefono è il principale nemico di chi guida. Oggi la mancanza di attenzione è il principale killer. Per scattarsi un selfie alla guida, servono in media 14 secondi, che a 50 chilometri orari significano percorrere 200 metri. Può succedere qualunque cosa».
La zona 30 chilometri orari funziona, a Olbia ha ridotto considerevolmente gli incidenti. «Ci sono pregiudizi nei confronti di questo provvedimento – ha proseguito il vicequestore – legati al fatto che si andrebbe più lentamente, in realtà non è così. La velocità media in città è di 15 chilometri orari, e scende addirittura a 8 nelle ore di punta. Introdurre il limite dei 30 non avrebbe conseguenze».
Tiberi ha evidenziato gli obiettivi dell’Unione Europea: dimezzare gli incidenti stradali entro il 2030 e azzerarli per il 2050, anche con l’ausilio dei sistemi elettronici di frenata automatica (Adas), sempre più comuni sui nuovi veicoli.
«Sono sicuramente efficaci e obbligatori da luglio per le nuove auto – ha aggiunto Deledda –: certo nel nostro Paese il parco circolante è datato, dunque ci vorrà tempo. Per quanto riguarda gli scontri in ambito urbano, la diffusione degli Adas potrebbe abbassare del 38% il numero degli incidenti».
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