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CREMONA

Reddito di cittadinanza, in 3 anni richieste quasi dimezzate

In provincia si è passati dalle 5.494 presentate negli otto mesi del 2019 alle 3.160 inoltrate nei primi nove mesi di quest’anno

Giacomo Guglielmone

Email:

gguglielmone@laprovinciacr.it

23 Novembre 2022 - 08:56

Reddito di cittadinanza, in 3 anni  richieste quasi dimezzate

CREMONA - Sono in picchiata le richieste di reddito di cittadinanza a livello provinciale. Dalle 5.494 presentate negli otto mesi del 2019 (l’attivazione del sostegno a chi non ha un lavoro divenne ufficiale con il primo governo Conte, nell’aprile di tre anni fa) sono scese alle 3.160 dei primi nove mesi di quest’anno. Una diminuzione di 2.334 unità, che percentualmente significa un meno 42%. Una tendenza che era emersa chiaramente già nel 2020. Nonostante l’annata piena, le richieste erano state mille in meno. L’anno scorso, l’ulteriore diminuzione, altre 760 unità. A settembre i nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza in provincia erano 2.173 pari a 4.513 persone. L’importo medio mensile è stato di 505 euro. Per quanto riguarda le pensioni, ci sono 400 percettori, che equivalgono a 436 persone. In questo caso, dunque, si tratta per la quasi totalità di persone che vivono da sole. L’importo medio del sostegno economico è pari a 235 euro. Il totale dei redditi di cittadinanza garantiti a residenti in provincia è di 2.573, per 4.949 persone e un importo medio di 463 euro.

L’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro, nel suo ultimo rapporto ha osservato che le persone occupabili (che non hanno quindi invalidità, disabilità o altro) tra coloro che ricevono il reddito di cittadinanza non arrivano al 40% del totale. Sempre stando a quanto riporta l’agenzia, tre dei quattro occupabili non hanno mai avuto un contratto di lavoro dipendente o parasubordinato negli ultimi tre anni e sono quindi considerati decisamente poco appetibili dalle imprese, cioè da chi dovrebbe assumerli. Sette su dieci di coloro che potrebbero svolgere un impiego hanno inoltre al massimo un titolo di terza media, il 25% un diploma e meno del 3% ha in tasca una laurea. A fare da sfondo, tra i percettori del reddito di cittadinanza, la presenza di persone che già lavorano ma hanno redditi così bassi da dover aver bisogno di una integrazione per uscire dalla soglia di povertà. Stando così le cose, sei cremonesi su dieci che percepiscono il sostegno economico, nel caso in cui lo stesso venisse meno o comunque fossero rivisti gli attuali termini, avrebbero gravi difficoltà a trovare un lavoro, potendosi considerare le loro caratteristiche ormai fuori dal mercato.

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