L'ANALISI
BAGNOLO CREMASCO
20 Novembre 2022 - 19:25
BAGNOLO CREMASCO - «Abbiate cura della terra»: è un appello ma anche un monito, quello del vescovo di Crema. Parrocchiale gremita stamattina a Bagnolo per la messa della Festa diocesana del Ringraziamento, occasione per ricordare la tradizione religiosa e sociale della fine dei lavori agricoli. L’iniziativa, promossa dalla pastorale sociale e del lavoro guidata da Angelo Marazzi, ha visto la partecipazione di autorità civili, tra cui il presidente della Provincia di Cremona Mirko Signoroni, il sindaco Paolo Aiolfi e il presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni, primo cittadino di Offanengo.
Per le associazioni di categoria degli agricoltori sono intervenuti tra gli altri il presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi Riccardo Crotti, il vicepresidente Amedeo Ardigò e il direttore della sede di Crema Paolo Spadari. Per le organizzazioni cattoliche erano presenti i presidenti Antonio Doldi dell’Acli e Michele Fusari del Movimento cristiano lavoratori. A celebrare la messa, animata dal coro della parrocchiale, è stato il vescovo Daniele Gianotti, affiancato dal parroco don Mario Pavesi e dal vicario don Piergiorgio Fiori. Gli agricoltori di Bagnolo Cremasco hanno parcheggiato i loro trattori davanti alla chiesa dedicata a Santo Stefano, in piazza Aldo Moro, chiusa al traffico per l’occasione.
Davanti all’altare hanno inoltre depositato i prodotti della terra. C’è stato anche spazio per i doni raccolti dalla comunità bagnolese, consegnati nelle mani del presule per essere poi consegnati ai bisognosi della parrocchia, e per le letture dei bambini del catechismo. Nell’introduzione Marazzi ha sottolineato il significato della giornata: «Coincide con l’ultima domenica dell’anno liturgico, festa di Gesù Cristo Re dell’universo: ci rammenta che non siamo noi i padroni del Creato, ma che ci è affidato per custodirlo».
«Purtroppo – ha evidenziato monsignor Gianotti nell’omelia, lanciando un appello accorato alla tutela della natura — l’umanità non sempre è stata capace di riconoscere il primato di Dio sulla Creazione e ciò ha portato inquinamento, cambiamento climatico e disastri ambientali. Se il nostro modo di operare rovina l’ambiente, distrugge invece di conservare, significa che della parola di Dio non abbiamo capito niente. Lo spirito di Dio ci aiuti a riconoscere sul serio il primato di Gesù Cristo e ad agire di conseguenza».
Conclusa la messa, i partecipanti si sono radunati in piazza, per la benedizione di una trentina di trattori da parte del vescovo, caratterizzata dalla preghiera dell’agricoltore. Tra i mezzi esposti anche l’apprezzata ricostruzione di una grande fattoria posizionata su un carro e realizzata dal gruppo Montodine.agricola.
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