L'ANALISI
17 Novembre 2022 - 09:42
Il municipio di Crema
CREMA - Nel 2021 le entrate complessive del Comune sono diminuite di quasi 3,6 milioni di euro, scendendo da 43.841.000 a 40.276.000 euro. Un calo dell’8,2% imputabile soprattutto al drastico precipitare dei trasferimenti e contributi correnti da parte dello Stato. Sono scesi da oltre 11 milioni di euro del 2020 ai 6,5 del 2021. Compensano in parte questa perdita gli 800 mila euro in più di entrate tributarie e i 180 mila euro di maggiori incassi per le extra tributarie, che sono rappresentate dai proventi dei servizi pubblici, dei beni patrimoniali, finanziari e dagli utili delle aziende partecipate.
Rientrano in questa categoria anche le tariffe per la fruizione di beni e servizi da parte dei cittadini. Da ricordare, invece, che le entrate tributarie classificate al titolo primo sono costituite dalle imposte (Imu, addizionale Irpef, compartecipazione all’Irpef, imposta sulla pubblicità, sul consumo di energia elettrica e altro), dalle tasse (Tarsu, Tosap) e dai tributi speciali (diritti sulle pubbliche affissioni). I dati sono contenuti nel documento unico di programmazione economica, approvato nei giorni scorsi dalla giunta. Evidente come abbia influito su questo drastico ridimensionamento delle entrare il venir meno dei ristori Covid garantiti in maniera copiosa dallo Stato nel 2020.
L’anno scorso questa pioggia di denaro, circa 6 milioni, è proseguita solo per un quarto. Cifre dunque molto inferiori rispetto all’inizio della pandemia. Il dato relativo ai trasferimenti 2019 rende ancor più l’idea di quanto sia stata importante questa forbice, legata agli aiuti economici arrivati all’ente di piazza Duomo, come a tutti i comuni italiani, per far fronte all’emergenza sanitaria che ha cambiato il mondo. Tre anni fa l’amministrazione aveva ricevuto solo 3,65 milioni di euro da Roma.
A seguire la stesura del documento unico di programmazione economico finanziaria è stata l’assessore al Bilancio Cinzia Fontana. «Un lavoro propedeutico proprio al preventivo 2023 che porteremo in consiglio il mese prossimo – sottolinea il vicesindaco –: nel 2020, rispetto al 2019, avevamo ricevuto entrate straordinarie dallo Stato per l’emergenza Covid per circa 6 milioni di euro, più altri contributi, per un totale di 200 mila euro, da associazioni. Poi aggiungiamo i fondi del reddito di cittadinanza, che prima non c’era, e le risorse per il piano di zona, passate da due a 2,8 milioni di euro. Da qui la grande differenza con i numeri 2019. Nel 2021, i fondi per l’emergenza Covid hanno subito un taglio di 4,5 milioni di euro. Ce ne sono stati garantiti ancora 1,5 milioni. Il bilancio di quei due anni è stato evidentemente trasformato dalle conseguenze innescate dalla pandemia».
Nel Dup, i tecnici aggiungono anche che sulle variazioni delle entrate complessive del Comune incida anche un altro fattore: «Emerge come le ultime norme sui trasferimenti erariali abbiano influito sull’evoluzione delle entrate correnti per ogni abitante a causa del continuo cambiamento di classificazioni degli stessi previsto negli ultimi anni dal sistema di finanza locale». Il bilancio preventivo 2023 verrà illustrato in consiglio ai primi di dicembre, la discussione avverrà in una seconda seduta, convocata dopo pochi giorni. A stretto giro, e comunque prima di Natale, il documento dovrà passare in consiglio per la terza volta, per l’approvazione definitiva.
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