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Rsa, le rette si impennano: i parenti riuniti in assemblea

Aumento di 5 euro al giorno e una tantum per gli ospiti della casa di riposo per far fronte ai rincari

Serena Ferpozzi

Email:

serena.ferpozzi@gmail.com

12 Novembre 2022 - 05:05

Rsa, le rette si impennano: i parenti riuniti in assemblea

La facciata della casa di riposo di Ostiano

OSTIANO - Un’assemblea per discutere dell’aumento delle rette e delle problematiche inerenti il soggiorno degli ospiti. È stato questo il tema dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio alla biblioteca civica di Ostiano. Ad indirlo, alcuni familiari dopo la comunicazione da parte del presidente della Fondazione Bruno Pari, Marco Coppola, di rivedere la spesa mensile a carico delle famiglie, con un aumento di 5 euro al giorno e un’una tantum di 150 euro al mese sino a gennaio. Complessivamente dunque, per novembre, dicembre e gennaio, si avrà un incremento mensile di 300 euro. Al confronto erano presenti anche il sindaco Canzio Posi e più di una trentina di familiari.


Come annunciato mesi fa da Arsac (Associazione delle strutture della Provincia di Cremona) è scattata la contromisura per consentire alla fondazione di far fronte a maggiori costi causati dai rincari in atto. Il primo cittadino, affiancato da uno degli organizzatori, spiegato che «l’incontro è stato molto costruttivo. È emersa la volontà di riallacciare un dialogo con i vertici della fondazione, per cercare di trovare assieme una soluzione. A più voci è stato sottolineato l’allarme da parte delle famiglie per dover affrontare rincari così ingenti e la necessità di apportare alcune migliorie in merito ad alcuni servizi come i tempi di apertura e chiusura, la mensa e la presenza di volontari in struttura».

Alcuni parenti all'uscita dall'assemblea

Al centro del dibattito, la missiva invita alcuni giorni fa dal presidente Marco Coppola in cui si spiegano i motivi della decisione. «Il consiglio di amministrazione da mesi è impegnato nel cercare di analizzare l’andamento degli scenari legati al vertiginoso e sconsiderato incremento dei costi delle utenze e di riflesso, dei rincari applicati agli approvvigionamenti necessari al buon funzionamento dell’Ente. Questo stato di cose, purtroppo, giunge all’indomani della fine dello stato di emergenza (dichiarato chiuso con lo scorso 31 marzo 2022), che ancora oggi ha effetti sulle nostre realtà, visto che la pandemia non può dirsi definitivamente superata, e porta a profonde analisi, condotte a diversi livelli ed intercorse fin dal mese di maggio».

«Si è cercato - continua - di attendere gli sviluppi connessi a politiche europee, nazionali e regionali, ma purtroppo ad oggi quel che è certo, è che tali interventi, per molti versi sono ancora indeterminati e dall’altro. Ad esempio l’incremento deliberato sui contributi di ricovero da parte di Regione Lombardia, che le strutture riceveranno comunque nel 2023 con i saldi della produzione anno 2022, corrisponde a poco più di un euro al giorno per ogni giornata di degenza di un ospite. Tale contributo non soddisferà, se non marginalmente, i maggiori costi che si stanno sopportando, fino a quando non si creino le condizioni di un calmieramento dei prezzi e non ci siano sostegni adeguati a fronteggiare i maggiori costi sostenuti.

«Il consiglio di amministrazione - conclude -, insieme alle direzioni dell’Ente oltre al revisore dei conti, ben consapevoli della gravità e della fatica che le stesse famiglie a loro volta stanno subendo proprio a causa di tale situazione, insieme stanno cercando e continueranno a razionalizzare e porre a carico del bilancio dell’Ente questi oneri, ma purtroppo l’incremento delle rette non può essere ulteriormente differito. Non vogliamo neppure escludere una revisione migliorativa, delle decisioni assunte, qualora il mercato delle utenze rientri entro valori di normalità sopportabili o nel caso in cui vengano deliberati a livello normativo aiuti effettivi alle Rsa, quelli che ad oggi non ci sono ancora stati».

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