L'ANALISI
11 Novembre 2022 - 09:18
Renato Mazzoncini
CREMONA - La multiutility A2a ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con ricavi quasi triplicati, in crescita del 161,7% a 16,86 miliardi di euro. Lo si legge in una nota in cui viene indicato un margine operativo lordo in rialzo del 20% a 1,14 miliardi e un utile netto in progresso del 17% a 461 milioni. Sono saliti del 25% gli investimenti a quota 802 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta (Pfn) è salita da 4,11 a 4,91 milardi per effetto degli investimenti, del pagamernto di dividendi per 283 milioni e degli incassi per la cessione di alcuni immobili per per 221 milioni di euro. Per l’intero esercizio A2a alza le stime sul margine operativo lordo tra 1,45 e 1,5 miliardi di euro e sull'utile netto, compreso fra 340 e 380 milioni.
Secondo l’amministratore delegato Renato Mazzoncini il gruppo "si è confermato solido nell’affrontare gli impatti derivanti dalla crisi energetica iniziata alla fine dello scorso anno e su cui ha pesato anche la minore produzione idroelettrica dovuta alla siccità». «In una fase caratterizzata dalle incerte dinamiche dei mercati energetici e da elevata volatilità dei prezzi delle commodities - ha sottolineato - A2a ha gestito responsabilmente le sue attività valorizzando al meglio la diversificazione dei propri business». «Il momento complesso che stiamo attraversando e le pesanti ripercussioni su famiglie e imprese - ha aggiunto il manager - stanno imponendo all’Italia l’attuazione di azioni concrete per aumentare il proprio livello di autonomia energetica. In questo contesto, il Gruppo ha continuato a dare il proprio contributo con investimenti, in crescita del 25% sul periodo, in infrastrutture nei settori chiave per favorire il processo di transizione ecologica del Paese». (ANSA)
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