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CASALMAGGIORE

Chiarini: "Stare dalla parte di chi rifiuta la guerra perché la guerra non è mai giusta"

Successo questa mattina per la discesa in canoa e in barca “Un Po per la pace”, manifestazione ideata da Vitaliano Daolio

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

05 Novembre 2022 - 14:37

Chiarini: "Stare dalla parte di chi rifiuta la guerra perché la guerra non è mai giusta"

CASALMAGGIORE - «Perché non ci impegnamo ad accogliere nel nostro territorio un disertore russo ed un disertore ucraino, che abbiano abbandonato per scelta le armi? Come segno: stare dalla parte di chi rifiuta la guerra perché la guerra non è mai giusta». Con queste parole il presidente dell’associazione Persona-Ambiente, Damiano Chiarini, oggi intorno alle 13.15, ha concluso gli interventi in occasione della discesa in canoa e in barca “Un Po per la pace”, ideata da Vitaliano Daolio. Canoe e alcune imbarcazioni, compresa l’Anguilla del Po, sono partite da Isola Pescaroli per giungere intorno alle 12.35 al Lido Po di Casalmaggiore, dopo una tappa a Torricella Parmense e a Sacca. Spettacolare il momento in cui sono stati accesi dei fumogeni colorati con i colori della bandiera arcobaleno dellla pace, in mezzo al fiume.


Poi il via alle riflessioni. Paolo Antonini, presidente della Polisportiva Amici del Po, ha parlato di «una occasione importante. Il nostro ordinamento dice che l’Italia ripudia la guerra, ma stiamo vedendo che questo valore sta divenendo divisivo. Vogliamo lavorare perché sia “il” valore e non un valore». Romeo Azzali, vicesindaco di Sorbolo Mezzani: «C’è chi strumentalizza anche queste giornate, ma limportante è che la pace sia dentro le persone». Sigrid Bini, sindaco di Torricella del Pizzo: «Queste manifestazioni sono di nicchia ma la pace è un valore che ci hanno insegnato da quando eravamo bambini. La pace deve partire prima da noi per portarla in tutto il mondo». Stefano Belli Franzini, sindaco di Gussola: «Purtroppo è un tema di nicchia perché i potenti della Terra danno precedenza agli interessi di parte. Grazie di cuore per aver organizzato questa manifestazione, anche a nome di quanti non hanno partecipato e dei giovani che desiderano un mondo migliore». Patrizia Gaibazzi, consigliere di Sissa Trecasali: «La manifestazione è anche per chiedere una moratoria contro le armi nucleari. L’Onu si dovrebbe muovere in questo senso».

Giuseppe Torchio, sindaco di Bozzolo: «Don Ciotti diceva stamattina che abbiamo ben chiara la differenza tra aggressore e aggredito, ma da qui bisogna partire per iniziative di pace. E questo non può essere visto come qualcosa di parte». Valerio Gardoni, canoista e giornalista: «Dobbiamo alzarci in piedi perché la gente soffre. Il 25 aprile don Luigi Ciotti ha detto che non dobbiamo essere ipocriti, chiedere la pace e poi costruire armi, come fa l’Italia». Don Luigi Pisani, parroco di Bozzolo, ha citato don Primo Mazzolari: «E’ stato il primo ad aiutare la Chiesa a riflettere su un problema ben preciso, la guerra giusta. Lui ha fatto capire che queste due parole non possono stare insieme. I problemi si risolvono dialogando». Paolo Bergamaschi, ex funzionario del Parlamento Europeo: «La guerra in Ucraina è entrata in una nuova fase. L’obbiettivo dell’aggressore è quello di trasformare l’Ucraina in una catastrofe umanitaria per provocare una nuova ondata di profughi che mettano in difficoltà l’Unione Europea. Purtroppo l’Onu si è mossa solo 62 giorni dopo l’inizio del conflitto. Gli organismi internazionali sono impotenti nel gestire le situazioni di crisi».

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