L'ANALISI
05 Novembre 2022 - 05:20
CASTELVETRO - Dopo la segnalazione di alcuni cittadini alla Prefettura di Piacenza, arriva l’esposto depositato da Codacons Lombardia presso la Procura emiliana: l’associazione che tutela i consumatori denuncia i potenziali pericoli legati alle mancate manutenzioni al vecchio ponte sul Po e chiede di valutare la sussistenza di eventuali ipotesi di reato.
Nonostante le rassicurazioni arrivate da Anas, che da circa un anno ha preso in carico la strada Padana Inferiore ponte compreso, a preoccupare sono le armature parzialmente scoperte al di sotto del viadotto. A cui si aggiungono buche sull’asfalto, travi in acciaio arrugginite e crepe ben visibili lungo alcuni dei piloni.
«Attraverso il nostro esposto vogliamo raccogliere l’allarme lanciato da diversi cittadini – spiega Stefano Tiberga di Codacons – e denunciare le condizioni di scarsa manutenzione del ponte, che possono rappresentare un pericolo concreto per la sicurezza pubblica. Stiamo parlando di una struttura che ha parecchi anni di età (costruita nel 1892, Ndr) e che sopporta un traffico ben diverso rispetto a quello dell’epoca. Abbiamo quindi chiesto approfondite indagini strutturali, ma anche manutenzioni urgenti, a maggior ragione visto che sono già stati stanziati fondi non ancora impiegati». Il riferimento è ai 7,5 milioni di euro stanziati dallo Stato per la manutenzione straordinaria, che competerà alla Provincia di Piacenza (precedente gestore) si presume dalla prossima estate. Anche su questo aspetto intende fare luce Codacons: «Attendiamo che la Procura affidi le indagini ad un pubblico ministero – conclude Tiberga – a cui chiediamo anche di verificano se possano essere ravvisate ipotesi di reato». Nessun accusato specifico, ma una precisa presa di posizione con richiesta di intervento.
Intanto Anas ha fatto sapere che «il ponte viene ispezionato a cadenza trimestrale e a ciò si aggiunge un sopralluogo annuo con tecnici specializzati; l’ultimo è stato nel mese di settembre e non è stata riscontrata alcuna anomalia né condizioni che possano rappresentare mancata sicurezza». Anas si rende comunque disponibile ad eventuali sopralluoghi aggiuntivi, nel caso venissero richiesti da Prefettura o Procura.
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