L'ANALISI
CREMONA: OPERAZIONE ANTIDROGA
04 Novembre 2022 - 16:10
CREMONA - Quarant’anni, la fedina penale pulita, ufficialmente elettricista, ufficiosamente per l'accusa spacciava cocaina a una clientela selezionata della città, soprattutto nel fine settimana. I poliziotti della Squadra Mobile lo hanno arrestato (domiciliari) ieri pomeriggio dopo averlo tenuto d’occhio per giorni, osservando i suoi spostamenti in auto e i luoghi che quotidianamente frequentava. Lo hanno fermato sotto casa e controllato. Poi sono entrati nell’abitazione. L’elettricista ha consegnato spontaneamente circa 150 grammi di cocaina in parte nascosti in una felpa che teneva in garage, in parte in un quadro elettrico all’interno del ripostiglio. Non solo droga.
I poliziotti hanno sequestrato anche un tesoretto: 5 mila euro in contanti, presumibilmente frutto della sua attività di spaccio, un bilancino di precisione e materiale per il taglio dello stupefacente. Dall’abitazione all’auto. In macchina, i chi ha indagato ha scovato una pallina contenente la droga. Per l’elettricista sono scattate le manette. Oggi il giudice ha convalidato l’arresto. Difeso dall'avvocato Giancarlo Rosa, l'elettricista rimane agli arresti domiciliari in attesa del processo che si celebrerà il 23 dicembre. Nel frattempo il giudice gli ha concesso di recarsi al lavoro e gli ha restituito la somma sequestrata perché, come ha sostenuto il difensore, non vi è la prova che fosse provento del reato contestato. L'elettricista ha ammesso di aver sbagliato, ma quando i poliziotti lo hanno fermato ha «immediatamente collaborato consegnando la cocaina agli agenti della Squadra Mobile», sottolinea l'avvocato. Il pm Vitina Pinto aveva chiesto la misura del carcere.
In Questura evidenziano come l’attività sia «il frutto della costante opera di monitoraggio del fenomeno dello spaccio di droga in provincia da parte della Polizia di Stato, con una presenza costante, rafforzata in particolare durante i week-end, del personale in borghese della Squadra Mobile, costantemente impegnato anche nell’attività di prevenzione al fine di contrastare la possibile recrudescenza del fenomeno».
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