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LA SOLLIDARIETÀ NON SI FERMA

Sospiro, un anno per la cascina San Marco

La Round Table 45 ha donato il ricavato dei «service» del 2022 all’impresa sociale di Tidolo. Fasani: una realtà che conosciamo molto bene e che vogliamo sostenere concretamente nei progetti

Serena Ferpozzi

Email:

serena.ferpozzi@gmail.com

31 Ottobre 2022 - 05:10

Sospiro, un anno per la cascina San Marco

Il luogo di speranza

SOSPIRO - Ancora un volta il grande cuore del territorio batte per cascina San Marco, l’impresa sociale di Tidolo. Round Table 45 Cremona, l’organizzazione dedicata ai giovani lavoratori, professionisti, dirigenti, imprenditori, uomini d’affari e di cultura, ha deciso di devolvere il ricavato dei service dell’anno proprio a questa realtà sospirese. Il presidente di cascina San Marco, Simone Zani e l’agronomo Marco Chiodelli sono stati accolti dai soci del sodalizio in particolare dal presidente Federico Fasani e dal tesoriere Dante Mainardi per una cerimonia ufficiale presso il ristorante Settecento a Cremona.

La cena solidale


«Quest’anno – ha spiegato Fasani – abbiamo deciso di finalizzare i service a sostegno di Cascina San Marco, una realtà che conosciamo molto bene e che vogliamo sostenere nei progetti». Durante la serata Zani ha poi illustrato la storia dell’impresa sociale e la sua evoluzione, mentre Chiodelli ha puntato il proprio intervento nell’illustrazione delle colture. Si tratta infatti di una realtà in cui viene praticata​ l’agricoltura sociale. I protagonisti sono giovani con disabilità intellettiva ed autismo che risiedono al Dipartimento delle disabilità della Fondazione Sospiro.


Le attività svolte in cascina si inseriscono nella filiera corta relativa alla raccolta, trasformazione e confezionamento dei piccoli frutti rossi. All’interno di cascina San Marco lavorano una decina di ragazzi del gruppo operativo, ai quali si affiancano altre trenta persone che, invece, sono impegnate a rotazione da una a tre volte la settimana. I ragazzi sono seguiti da un team e si occupano della manutenzione del frutteto, della raccolta, della trasformazione, dell’etichettatura, del confezionamento e della vendita in un piccolo spaccio. Oltre al frutteto, la visita si è sposata anche presso il negozio, il laboratorio di produzione e la sala di confezionamento posta al primo piano. La giornata si è conclusa con la consegna, da parte dell’assessore Locatelli, di un gagliardetto di Regione Lombardia.

Marco Chiodelli Simone Zani e Federico Fasani durante la donazione a favore di cascina San Marco 


L’impresa sociale Cascina San Marco si è costituita il 5 luglio 2018. Il Cda è formato da Zani, Francesca Scudellari in qualità di vice e dai consiglieri Liana Boldori, Silvio Garavelli e Andrea Scolari. La storia di cascina San Marco inizia però nel 2016, quanto il direttore del dipartimento delle Disabilità, Serafino Corti ha presentato al Cda di allora dell’istituto sospirese un progetto rivolto ai residenti con disabilità. L’idea era di offrire alle persone con disabilità intellettiva e autismo un’opportunità di inclusione sociale, attraverso esperienze lavorative in campo agricolo, nella fattispecie nella coltivazione di piccoli frutti rossi.
Una scelta mirata, in quanto offre la possibilità di evitare l’uso di macchine, servendosi di azioni semplici e ripetitive.

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