L'ANALISI
30 Ottobre 2022 - 10:37
PIZZIGHETTONE - Sono passati trent’anni, ma i cremonesi e non solo ne sono ghiotti come il primo giorno: in tanti, ieri, all’inaugurazione della fiera dei «Fasulin de l’öc cun le cudeghe». Le casematte si sono subito riempite di appassionati della gastronomia della tradizione e la festa è appena cominciata. «Per i fasulin fa forse fin troppo caldo, ma ciò invoglia i turisti a venirci a trovare, quindi non possiamo lamentarci — commenta a «danze aperte» Sergio Barili del Gruppo volontari mura di Pizzighettone, tra gli organizzatori —: anzi, la partenza è molto positiva, possiamo addirittura dire che ha superato ogni previsione. Non smettiamo di lavorare un secondo». Buona la prima, insomma, per la kermesse dei fagiolini dall’occhio, una delle prelibatezze più conosciute del Cremonese.
Lungo l’affascinante percorso delle antiche mura, un’infinità di stand e tavolate ci fornelli che non hanno tregua. «Speravamo in buon riscontro e non possiamo che essere ampiamente soddisfatti per aver raggiunto quelli che, a occhio, sembrano essere numeri da prepandemia» hanno commentato i volontari, posate le padelle e già pronti a ricominciare. La formula scelta per la trentesima edizione è quella classica: tante offerte tra tradizione e rivisitazione, ovviamente coi fasulin a farla da protagonisti e gli «sportelli del gusto» che permettono di godersi il piatto preferito in versione self service e take-away. La scorpacciata di delizie proseguirà oggi dalle 11 alle 22, senza mai fermarsi, nelle casematte per l’occasione riscaldate. Si tornerà a mangiare lunedì e poi volata finale martedì primo, sabato 5 e domenica 6 novembre. Evento solidale: i fondi raccolti andranno al recupero della cerchia.
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