L'ANALISI
28 Ottobre 2022 - 08:48
CREMONA - Sono stati 87 da aprile e fino a settembre i controlli della Polizia locale, concentrati soprattutto nel periodo estivo, per contrastare la «mala movida». Lo ha spiegato ieri l’assessore Barbara Manfredini al termine del dibattito sull’ordine del giorno della maggioranza depositato dopo le «segnalazioni di disturbo alla quiete notturna lamentele» giunte «da parte di residenti e di operatori del settore turistico, come albergatori e, per il loro tramite, di turisti». Riferendosi ai fatti più gravi, Manfredini ha parlato di «episodi isolati di mala movida», «immediatamente segnalati alle Forze dell’ordine», che hanno innescato «protocolli relativi all’ordine pubblico».
Manfredini ha sottolineato che non sono arrivate alla Centrale operativa della Polizia locale e all’assessorato mere lamentele, ma «veri e propri esposti». L’ordine del giorno ritiene prioritario trovare un equilibrio fra le esigenze di esercenti, albergatori e residenti e impegna la Giunta «a disporre azioni di regolamentazione» e «a intensificare i controlli continuando la collaborazione con le Forze dell’Ordine e attuando azioni preventive e di controllo».
E Manfredini ha spiegato che il suo Assessorato ha affrontato il tema proponendo di ricondurre in un articolo del «Regolamento di Polizia locale e convivenza civile la disciplina che riprende argomenti già presenti nell’ordinanza tutt’ora vigente del 2013, come la raccolta del plateatico e i limiti ai decibel. «Sono avvenuti incontri tra singoli operatori o per zone interessate» e con ri rappresentanti di categoria, con il Duc e il Comitato di quartiere Centro. Incontri che si ripeteranno. Manfredini ha spiegato che nel 2019 erano stati 470 gli eventi in città e «stiamo tornando a questi numeri». Sempre a nome della Giunta è intervenuto l’assessore alla Cultura, Luca Burgazzi che si è soffermato sulla riorganizzazione in atto degli eventi in corso.
Acceso il dibattito, con Simona Sommi, e Alessandro Fanti (i due consiglieri superstiti della Lega) che, suscitando gli applausi della minoranza hanno parlato di «odg che non serve a nulla, l’assessore sta facendo ciò che deve. Se lo avessimo presentato noi, lo avreste cestinato. Fareste più bella figura a ritirarlo». E di documento generico, banale, inutile e privo di indirizzo politico hanno parlato Federico Fasani e Carlo Malvezzi (Fi). Nella maggioranza Roberto Poli (Pd) ha ribattuto: «Ci accusate sempre di non coinvolgere il Consiglio e oggi ci dite di lasciare lavorare l’assessore». Santo Canale (Pd) ha portato la sua peculiare esperienza di organizzatore di eventi: «Ed oggi mi trovo per motivi lavorativi dalla parte opposta, a vigilare sul corretto svolgimento di tali attività». Per Canale «potenziare il pubblico intrattenimento porta vivacità alla città e benefici alle attività economiche, ma permette anche ai giovani di non doversi spostare evitando i rischi delle cosiddette ‘stragi del sabato sera». Alla fine l’ordine del giorno è stato approvato: 13 i voti a favore, 9 gli astenuti.
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