L'ANALISI
28 Ottobre 2022 - 05:15
I giardini di piazza Roma
CREMONA - Niente da fare per la riqualificazione dei Giardini di piazza Roma, eliminata dal Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2022-2024. L’intervento da 1,8 milioni di euro avrebbe dovuto beneficiare di un contributo statale sui fondi Pnrr, ma non è stato finanziato. Ora concorrerà a un nuovo bando per l’assegnazione di contributi. Rinviata anche la bonifica del Centro civico Maristella che, secondo l’opposizione, sarà demolito. Lo ha annunciato il vice sindaco e assessore alle Opere pubbliche Andrea Virgilio nel presentare la nuova lista «ripulita» dagli interventi per cui l’amministrazione si era attivata per ottenere i fondi, senza però riuscirvi.
Quindi non solo Giardini, ma anche il miglioramento e adeguamento antisismiche delle scuole elementari Sant’Ambrogio e Trento Trieste (1,5 milioni ciascuno) e della Monteverdi; la riqualificazione del Museo civico, 13 milioni di contributo Mibact, non arrivato; la messa in sicurezza di Palazzo Raimondi; la realizzazione di infrastrutture di ricarica veicoli elettrici e 16 nuove cappellette di famiglia presso il civico Cimitero. Fra gli interventi cancellati dalla lista c’è la manutenzione straordinaria di bonifica dell’amianto del Centro civico Maristella, 515 mila euro. Virgilio ha spiegato che la bonifica — radicale — resta prevista e che per la successiva riqualificazione dovranno essere reperiti i fondi. Viene aggiunto invece fra gli interventi nuovi un finanziamento ministeriale di 800 mila euro per lavori a Palazzo Grasselli a cui se ne aggiungono 200 mila di cofinanziamento.
L’opposizione è andata all’attacco con il capogruppo di Forza Italia Carlo Malvezzi: «Sulla riqualificazione dei Giardini che doveva essere l’elemento qualificante dell’amministrazione di centrosinistra siamo ancora all’anno zero. Non esistono progetti ma solo schede e il risultato è che i bandi si perdono». Malvezzi ha poi parlato di sbilanciamento delle opere pubbliche in favore del centro rispetto alle periferie. Ha replicato il capogruppo del Pd Roberto Poli: «In questi anni c’è stato un intervento massiccio e corposo sul piano delle opere pubbliche anche grazie a Pnrr e ai privati. E non c’è alcuna penalizzazione delle periferie».
Malvezzi ha depositato un ordine del giorno che nelle premesse parla di «demolizione» del Centro civico del quartiere Maristella come motivazione dell’eliminazione dell’intervento di bonifica dal Piano triennale. L’odg poi ricorda l’attenzione alle periferie e la riqualificazione degli spazi pubblici urbani promessi nel programma del centrosinistra e conclude impegnando la Giunta a inserire nel prossimo Programma triennale «uno stanziamento necessario alla ricostruzione del Centro civico del Maristella e alla riqualificazione di piazza Roma».
L’ordine del giorno è stato ritenuto nelle sue linee principali condivisibile dalla maggioranza, «pur — ha sottolineato Pioli — con qualche imprecisione e strumentalizzazione. Il Centro civico del Maristella infatti non verrà cancellato, ma restano previsti lavori importanti di bonifica e di riqualificazione. È in corso un dialogo con i residenti per individuare le finalità a cui destinare il Centro e orientare in questo senso la riqualificazione». Poli ha quindi annunciato il voto a favore. Malvezzi e Federico Fasani hanno ribadito la preoccupazione per la previsione di demolizione del Centro civico e accusato l’amministrazione di interventi urbanistici sconnessi e non collocati all’interno di una visione complessiva, «vedi i totem».
Un’accusa rispedita al mittente da Virgilio che ha ricordato alcune decisioni della Giunta Perri, come la progettazione della Strada Sud, piazza Stradivari, il City Hub, «i cui problemi sono poi ricaduti sull’amministrazione successiva. È visione questa? No, è improvvisazione». Virgilio ha poi rivendicato: «Il Piano delle opere pubbliche generalmente è una lista dei desideri. Noi invece sui quattro grandi progetti di Rigenerazione urbana facciamo l’en plein e abbiamo portato a casa 40 milioni di euro per il futuro della città. E non è che l’opposizione ci abbia dato una gran mano». Virgilio ha sottolineato la collaborazione coi privati, annunciando: «Fra qualche giorno farà un appello ai professionisti della città. I fondi del Pnrr sono un’occasione storica anche per il privato». Alla fine l’odg Malvezzi è stato approvato all’unanimità e l’opposizione ha quindi deciso di cambiare il proprio «no» in astensione sulle variazioni al Piano, che quindi è passato con 15 «sì» e 9 astenuti. Forza Italia in una nota ha espresso «soddisfazione per aver indirizzato la Giunta».
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