L'ANALISI
27 Ottobre 2022 - 08:47
Don Claudio Rasoli e un crocifisso
CASTELVERDE - Adotta e offri un crocifisso. È questa la campagna promossa dalla fondazione Opera Pia Santissimo Redentore di Castelverde. Il simbolo cristiano per eccellenza, diventa il protagonista di una campagna condivisa da ospiti e vertici della casa di riposo di via Gardinali. È proprio il presidente, don Claudio Rasoli, a spiegare i motivi di questa curiosa iniziativa. «In diverse camere e in qualche ambiente comune della nostra Fondazione – afferma il sacerdote – manca il crocifisso alla parete e, qualche ospite particolarmente attento, ce lo ha fatto notare. Come fondazione ci siamo subito mossi e ne abbiamo ordinati alcuni per permettere a tutti i nostri residenti di poter guardare e pregare Gesù dal proprio letto. Chi volesse donare un crocifisso ad ogni nostra stanza della residenza per anziani e per disabili può offrire 10 euro alla fondazione».
Un appello che ha subito trovato riscontro nel grande cuore e nella grande sensibilità di sostenitori e familiari degli ospiti della struttura di Castelverde. «Grazie alla generosità di alcune persone sono già 20 i crocifissi acquistati per le camere e per gli ambienti comuni. Ma la campagna prosegue» ha concluso don Rasoli. Chi vuole contribuire all’acquisto di questo importante e fondamentale simbolo della fede cristiana da destinare ai luoghi di vita degli ospiti, può farlo rivolgendosi al presidente o alla fondazione. Si tratta infatti di uno dei simboli più diffusi del Cristianesimo e rappresenta per i cristiani il paradigma ermeneutico, cioè la chiave di lettura della Bibbia.
Proprio di recente è anche stato benedetto e presentato agli ospiti e ai loro famigliari l’angolo di Maria. È situato nel parco della Fondazione Opera Pia Santissimo Redentore. Proprio lì vicino, nella bella stagione viene celebrata la messa all’aperto con gli ospiti che, dai vari reparti, seguono la cerimonia religiosa anche dalle terrazze. Un luogo molto caro agli ospiti dove è stata posta la statua della Madonna di Lourdes, sopra una colonnina bianca. L’angolo è stato arricchito da vasi di fiori, una panchina di legno e da alcuni tavoli e sedie: un’oasi di preghiera, di silenzio e di meditazione, ma che vuole anche essere, in determinati momenti della giornata, un luogo di incontro tra gli ospiti e i loro familiari. E di recente anche il vescovo della Diocesi di Cremona monsignor Antonio Napolioni si era recato presso la fondazione per visitare questa realtà.
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