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RIVOLTA D'ADDA

Truffa della moltiplicazione dei soldi, due «prestigiatori» arrestati

Si spacciavano per tecnici in grado di trasferire l’inchiostro delle banconote vere su semplici fogli di carta pre-trattati

Riccardo Rossi

Email:

rrossi@laprovinciacr.it

26 Ottobre 2022 - 15:01

Truffa della moltiplicazione dei soldi, due «prestigiatori» arrestati

RIVOLTA D'ADDA - Nel pomeriggio del 24 ottobre i Carabinieri della Stazione di Rivolta d’Adda hanno arrestato per furto aggravato in concorso due cittadini stranieri di 49 e 40 anni, uno dei quali con precedenti di polizia a carico, che agivano con un terzo complice che è riuscito a darsi alla fuga prima dell'arrivo dei militari. I due sarebbero degli specialisti della “truffa della moltiplicazione dei soldi”, che consiste nel raggirare vittime ignare promettendo di moltiplicare il denaro attraverso una inverosimile procedura chimica mediante dei liquidi che avrebbero dei poteri speciali, in grado di trasferire l’inchiostro delle banconote vere su semplici fogli di carta pre-trattati. Lo scambio però si conclude sempre allo stesso modo: la vittima si ritrova in mano della carta senza valore e i ladri si impossessano dei soldi veri.

È quello che è successo ad Agnadello dove un esercente è stato contattato il pomeriggio del 23 ottobre da tre persone che millantavano un metodo infallibile per moltiplicare le banconote. Uno si è spacciato come l’ideatore del sistema e due si sono spacciati come “tecnici” esperti nell’uso di determinati liquidi che avrebbero prodotto l’incredibile risultato, in grado di trasformare delle finte matrici in banconote vere. Il commerciante, attratto dalla possibilità di facile guadagno, ha dato loro appuntamento per le 14.30 del giorno successivo. Il giorno dopo, puntualissimi, i tre si sono presentati davanti l’attività commerciale e sono entrati. Uno dei tre ha dato alla vittima una bottiglia avvolta nello scotch dicendogli di nasconderla.

Poi uno dei “tecnici” ha iniziato a spiegare il procedimento da attuare per moltiplicare il denaro: ha tirato fuori dalle tasche due fogli delle dimensioni delle banconote e li ha posizionati su della carta stagnola. Con una torcia ha illuminato i fogli e ha mostrato che, con la luce della torcia, sui fogli bianchi appariva l’immagine di una banconota da 50 euro.

A quel punto l’uomo ha chiesto una vera banconota da 50 euro alla vittima, che ha tirato fuori da un cassetto un busta contenente 5.000 euro in contanti da cui ha estratto una banconota da 50 euro e l’ha consegnata al “tecnico”. Quest’ultimo ha posto la banconota vera in mezzo ai due fogli bianchi usati in precedenza e ha detto che avrebbe dato inizio al procedimento di trasformazione. Ha preso dalla tasca un flacone con del liquido rosso e lo ha versato su uno dei fogli bianchi, strofinandolo con del cotone. Stessa cosa ha fatto con l’altro foglio bianco e su entrambi i fogli è apparsa l’immagine della banconota da 50 euro. Poi ha inserito i fogli e la banconota in un foglio di alluminio chiedendo alla vittima di esercitare una pressione per circa due minuti. Alla fine del procedimento ha tirato fuori fogli e banconota e li ha mostrati alla vittima, chiedendo di individuare la vera banconota cosa che la vittima non è riuscita a fare.

In quel momento la vittima si era accorta che l’uomo ha sostituito il foglio di alluminio contenente i due fogli di carta e la banconota con un altro foglio di alluminio, ma non ha dato peso alla cosa. È probabile che quello fosse il momento in cui la truffa si è consumata. In quel frangente, il “tecnico” che aveva effettuato la dimostrazione pratica ha detto che sarebbe andato in bagno a lavarsi le mani ed è uscito parlando al telefono. Ha salutato frettolosamente dicendo che aveva un lavoro urgente da fare ed è uscito dal locale. La vittima si è insospettita per la fretta che dell’uomo ed è andata a controllare la busta con i suoi 5.000 euro scoprendo che, mentre era distratto dai discorsi degli altri due, il terzo se ne era impossessato, sostituendola con una busta contenente dei fogli di carta di colore nero.

Capito di avere subito un furto ha bloccato l’uscita, impedendo agli altri due di andare via e ha chiamato i carabinieri. E durante la telefonata ha scoperto che uno dei due uomini rimasti dentro il locale aveva già chiamato i carabinieri perché diceva di essere stato ingiustamente bloccato dentro un esercizio commerciale e voleva essere liberato. Quando i militari sono arrivati hanno identificato tutti e hanno sentito la vittima.

A quel punto, chiarita la situazione e ricostruito che era avvenuta una “truffa della moltiplicazione dei soldi”, il 49enne e il 40enne sono stati accompagnati presso la caserma dei Carabinieri di Crema e sono stati arrestati in flagranza per furto aggravato in concorso. Sono state sequestrate una mazzetta di fogli bianchi con le dimensioni delle banconote da 50 euro, una mazzetta di fogli di carta di colore nero riproducenti banconote da 50 euro usati per sostituire il denaro che avevano rubato, una serie di flaconi con dei liquidi non definiti che probabilmente sono coloranti e prodotti chimici, delle siringhe e una confezione di carta stagnola.

Come già accaduto in altre occasioni, il momento in cui si è consumata il reato probabilmente è stato quello in cui uno di loro ha dato alla vittima il foglio di alluminio da pressare con all’interno due fogli bianchi come matrici e la banconota. Infatti, approfittando della distrazione della vittima, ha sostituito il foglio di alluminio con altro foglio identico contenente banconote vere, poi mostrandole e facendo credere di averle moltiplicate. I due fermati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia di Crema fino all’udienza di convalida dell’arresto avvenuta la mattina del 26 ottobre, conclusasi con la convalida dell’atto e la sottoposizione dei due alla misura del divieto di dimora nella provincia di Cremona in attesa dell’udienza che si svolgerà il prossimo 3 novembre.

Inoltre, i Carabinieri di Rivolta d’Adda hanno ricordato un fatto analogo accaduto a un altro esercente di Rivolta il 15 settembre scorso quando si erano presentati da lui due cittadini stranieri proponendo di moltiplicare le banconote e di dividersi il guadagno di tale operazione. Hanno fatto vedere alla vittima dei fogli bianchi che, illuminati con una torcia di colore blu, diventavano banconote da 50 euro. In quel momento fuori dall’esercizio commerciale è passata una pattuglia dei carabinieri che, pur non fermandosi, aveva spaventato notevolmente i due uomini tanto che uno di loro aveva masticato e ingoiato i due fogli di carta.

L’esercente aveva il video ripreso dalle telecamere di videosorveglianza e lo ha consegnato ai carabinieri i quali hanno preparato un fascicolo fotografico. Dalla visione, la vittima ha riconosciuto il 40enne odierno arrestato come uno dei due autori del fatto del 15 settembre.

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