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CORONAVIRUS. IL QUADRO

In Lombardia scende il tasso di positività: le donne più colpite dal long Covid

In provincia di Cremona si registrano 36 contagi. Nella regione sono 1.640 i nuovi positivi, stabili i ricoverati

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

24 Ottobre 2022 - 17:10

In Lombardia scende il tasso di positiva: le donne più colpite dal long Covid

CREMONA - Con 12.264 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Lombardia, è di 1.640 il numero di nuovi positivi al Covid - 36 in provincia di Cremona - con un tasso di positività in discesa al 13.3% (ieri era al 15,2%).

Il numero dei ricoverati è sostanzialmente stabile nelle terapie intensive (21, +3) e negli altri reparti (1.172, -5). I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 15, che portano il totale da inizio pandemia a 42.964 vittime. È quanto si legge sul sito di Regione Lombardia.

covid

IL LONG COVID COLPISCE SOPRATTUTTO LE DONNE

«I nostri dati, appena presentati al congresso internazionale della European respiratory society di Barcellona, confermano che le donne hanno più probabilità di essere afflitte dal long Covid rispetto agli uomini»: lo afferma Guido Vagheggini, referente pneumologo per l’insufficienza respiratoria cronica del dipartimento di Medicina specialistica dell’Asl Toscana nord ovest.

«Essere donna - osserva il medico - rappresenta un fattore di rischio indipendente per l’insorgenza di long Covid, sia tra i soggetti che in fase acuta sono stati ospedalizzati, sia in quelli trattati a domicilio».

Dalla ricerca sono emerse differenze anche nei sintomi: «Abbiamo riscontrato alcune differenze nei sintomi: rispetto ai maschi, le pazienti femmine riferiscono più frequentemente difficoltà respiratoria, difficoltà di concentrazione e affaticamento, con un più severo impatto sulle attività della vita quotidiana e una peggiore qualità di vita percepita», ha detto ancora Vagheggini.

Tuttavia, ha aggiunto, «non è ancora chiaro perché il long Covid colpisca un soggetto piuttosto che un altro, ma sembra che ci sia una correlazione con la persistenza di uno stato di infiammazione prolungato: sembrerebbero più colpite le donne quarantenni, cinquantenni e sessantenni e i soggetti con malattie croniche e non è ancora noto che effetto hanno i trattamenti del Covid in acuto sulla probabilità di sviluppare il long Covid e sulla sua gravità, ma pare che la vaccinazione possa ridurre la gravità dei sintomi dopo l’infezione».

Lo studio è iniziato nell’aprile 2020 e finora,, solo nelle zone Valdera ed Alta Val di Cecina, sono stati valutati oltre 750 pazienti con long Covid, il 60% dei quali con forme acute che non hanno richiesto il ricovero ospedaliero.

«Oltre un terzo dei soggetti valutati dopo tre mesi dal Covid - precisa vagheggini - riferisce sintomi psicologici come stress post traumatico, ansia, depressione e nel 50% di essi si possono riscontrare alterazioni delle prove di funzionalità polmonare, difficoltà respiratoria, affaticamento e sintomi di distress psicologico». Secondo il medico, «il Long Covid può costituire un’emergenza sanitaria insidiosa, con un importante impatto sia individuale che sociale, perché spesso va a colpire soggetti in età produttiva e precedentemente in buona salute».

I DATI IN ITALIA

Sono 11.606 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, contro i 25.554 di ieri, secondo l'aggiornamento quotidiano del ministero della Salute. Le vittime sono 39 contro le 52 di ieri. Il tasso di positività è 14,44% (ieri 15,80%). I tamponi molecolari e antigenici eseguiti sono stati 80.319 contro i 161.787 del giorno precedente.

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