Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LA PROTESTA

«Via Colombo da cambiare», e spunta cartello anarchico

A Casalmaggiore. «Chiediamo il ripristino del nome originale». Bongiovanni: «Una provocazione»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

21 Ottobre 2022 - 18:41

«Via Colombo da cambiare», e spunta cartello anarchico

Il cartello ufficiale di intitolazione a Cristoforo Colombo e l’aggiunta fatta dagli anarchici casalaschi

CASALMAGGIORE - Ai cartelli segnaletici posti alle estremità di via Cristoforo Colombo, all’incrocio con via Cairoli e via Porzio, sono stati aggiunti dagli anarchici del Casalasco due piccoli cartelli, appesi con il filo di ferro, con la scritta «Già via Francisco Ferrer Guardia - Pedagogista libertario». Si tratta di una azione conseguente alle richieste avanzate da anni di ripristinare il nome originario della via, tramite una raccolta di firme effettuata tre anni fa e poi consegnata in municipio. A rendere note le motivazioni del fatto sono stati gli anarchici locali, attraverso l’Archivio Storico della Federazione Anarchica Italiana.


LA GENESI DEL NOME


«Il 13 ottobre 1909 — spiegano gli anarchici del Casalasco — veniva fucilato in Spagna il compagno e pedagogo Francisco Ferrer Guardia. Un’ondata di sdegno e protesta si levò a livello internazionale. Anche a Casalmaggiore, al delitto di Corona e Tiara si rispose con una formidabile manifestazione di popolo, al punto da indurre l’amministrazione locale a marcare il momento attraverso l’intitolazione di una via al fondatore della Escuela Moderna. L’avvento del Fascismo coincise con l’immediato cambio del nome nell’ancora attuale via Cristoforo Colombo».

Francisco Ferrer Guardia

LE MOTIVAZIONI

«Da alcuni anni gli anarchici del posto hanno intrapreso una ‘battaglia di civiltà’ finalizzata al ripristino dell’originale intitolazione e le istituzioni, naturale interlocutore preposto a decidere in materia, son riuscite fin qui ad eludere non solo iniziative, raccolta-firme, campagne, ma persino la legittima richiesta di una doverosa risposta all’istanza in oggetto. Stanchi di attendere, i libertari del Casalasco han inteso dare un ‘segnale plastico’ della loro determinazione a perseguire l’obiettivo di ristabilire giustizia e valori, mediante un piccolo gesto, ‘illegale’ quanto simbolico, tenuto conto del contesto e della ripresa operativa del fronte ‘conservatore’ non si esclude che l’atto venga prontamente rimediato e la targa rimossa», ipotizzano gli anarchici.


IL SINDACO


Quanto fatto dagli anarchici è «una provocazione che lascia il tempo che trova», secondo il sindaco Filippo Bongiovanni. «Tre anni fa erano venuti a far protocollare in Comune le firme raccolte con la richiesta di ripristinare il nome precedente di via Colombo, ma non l’abbiamo presa in considerazione per una serie di motivazioni. Se vorranno analizzare la richiesta, lo faranno i futuri amministratori, per noi la questione al momento non si pone». E questo, spiega Bongiovanni, «perché il nome di via Colombo è presente almeno dal dopoguerra», si tratta insomma di una denominazione ormai storica per la città «e non ci sono da parte nostra motivazioni sufficienti per modificarla». Al di là del giudizio sulla vicenda storica riguardante il pedagogista spagnolo, poi, in cui il sindaco non entra, il motivo per cui la richiesta degli anarchici non ha avuto seguito è legata essenzialmente a motivazioni di tipo pratico: «La procedura per modificare il nome di una via è particolarmente lunga, complessa e difficile e questo di per sé dissuade dal farlo, tanti più che comporterebbe disagi a quanti abitano nella via, costretti a cambiare una serie di documenti. L’unica via di cui abbiamo deciso di cambiare il nome è via Case Sparse, perché è eccessivamente generica e determina della confusione e dei disagi per i cittadini». Disagi che l’amministrazione comunale non vuole provocare modificando il nome di via Colombo.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400