L'ANALISI
18 Ottobre 2022 - 19:21
CREMONA - «Nel weekend, in tre giorni, sono arrivati in città altri 17 minori, sempre dalla stessa zona dell’Egitto, sempre via terra, sempre presentandosi spontaneamente alle forze dell’ordine. Da settembre a oggi ne sono arrivati 63. In tutto il 2022 sono 244, un numero molto superiore a capoluoghi vicini. E non sappiamo più dove e come accoglierli», è l’allarme lanciato dal sindaco Gianluca Galimberti, rispetto a un fenomeno che sta mettendo in crisi strutture d’accoglienza e formative.
«È chiaro che esiste una rete criminale che ha individuato in Cremona un punto di arrivo ‘sicuro’. Già a dicembre avevo denunciato ufficialmente la cosa scrivendo a tutti gli enti preposti compreso il Ministero e sicuramente a livello nazionale e internazionale sono state attivate delle indagini su cui occorre accelerare. E mettere in atto strumenti e modalità di gestione che rendano non scontato l’esito dell’arrivo, che distribuiscano i carichi tra le città, che rendano più rapidi i controlli e le indagini — continua il sindaco —. Il nostro SAI per minori (il programma finanziato dal Governo che ci assegna 113 posti) è saturo e, siccome la legge rende obbligatorio per il Comune di arrivo accogliere il minore, i ragazzi vengono presi in carico fuori da questo sistema (sì, anche in albergo purtroppo), con molte risorse spese dal Comune e con gli operatori dei Servizi sociali e i tutori fagocitati e i gestori non più in grado di fornire strutture e servizi di accoglienza, accompagnamento e integrazione».
Sul grido di allarme lanciato da Galimberti è intervenuto il neo onorevole ed ex vice sindaco di Milano, Riccardo De Corato, che ha dichiarato: «Finalmente un sindaco di sinistra, quale è il primo cittadino di Cremona, solleva il problema dei minori non accompagnati che sono troppi ed il sistema di accoglienza è saturo. Ribadisco, inoltre, che i suddetti minori causano molte risorse spese dai Comuni con i propri operatori dei Servizi sociali, i tutori fagocitati e i gestori esterni, che non sono più in grado di fornire strutture e servizi di accoglienza, accompagnamento e integrazione. Se il Sindaco di Cremona si è accorto di questo problema significa che la criticità c’è ed è ben evidente. La vera regia Nazionale non deve essere quella di accogliere i minori stranieri non accompagnati, ma quella di non farli più arrivare».
E proprio sulla dignità dell’accoglienza punta il dito Galimberti: «Come città siamo sempre stati virtuosi e rigorosi e generosi nell’accoglienza dei minori stranieri. Proprio per questo, sento la necessità di dire: non possiamo più andare oltre. Non farlo vorrebbe dire prestare il fianco alle reti criminali internazionali. Non serve una politica muscolare che parla di cannoni puntati contro i gommoni, ma occorre lavorare invece ad una regolamentazione periodica e programmata dei flussi (inevitabili per un’umanità che si sposta e si sposterà) e alla costruzione di canali strutturati e controllati e di corridoi umanitari, evitando che gli arrivi avvengano nell’illegalità».
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