L'ANALISI
IL GRANDE FIUME DIVENTA CANTIERE
19 Ottobre 2022 - 05:00
CREMONA - La parola d’ordine è «sicurezza». Per garantirla, fronteggiando i pericoli provocati dai cambiamenti climatici, Aipo mette in campo manutenzioni per ulteriori 100 milioni di euro, da investire «secondo le priorità di progetto stabilite con le Regioni del comprensorio – dice il neo direttore Meuccio Berselli – perché sappiamo che il verificarsi di fenomeni così improvvisi e violenti non consente il rischio zero, ma è proprio per questo che bisogna agire quanto prima e su tutti i fronti di prevenzione». La programmazione triennale 2022/2024, recentemente rivisitata dall’agenzia e vagliata proprio da Berselli, fissa nero su bianco diversi investimenti che vanno proprio in questa direzione. Ma anche nell’ottica del rilancio turistico. E per quanto riguarda Cremona, fra stanziamenti propri e contributi statali, si parla di circa 25 milioni di euro in 36 mesi.
Nel capitolo manutenzioni rientrano quelle lungo Adda, Serio e Cherio: 550 mila euro. Alla sistemazione delle sponde del fiume Po nel comprensorio cremonese sono invece destinati 825 mila euro e ulteriori 180 mila saranno spesi per la manutenzione di chiaviche e manufatti idraulici. In programma anche le opere di completamento del rifacimento della chiavica del Fossadone, sull’argine maestro sinistro del fiume Po in territorio di Stagno Lombardo: entro il 2024 è in programma il secondo lotto con un impegno economico di 800 mila euro.
Sul fronte turistico a farla da padroni nel piano triennale delle opere Aipo sono i due lotti cremonesi della ciclovia VenTo: il primo tratto (partenza a San Rocco al Porto, passaggi a Santo Stefano Lodigiano, Corno Giovine, Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Maccastorna, Crotta d’Adda, Spinadesco, Cremona, arrivo Stagno Lombardo) prevede un investimento economico di 12 milioni e 876 mila euro suddivisi fra le annualità 2022 e 2023; il secondo tratto ancora da progettare andrebbe invece da Stagno a Viadana ed è previsto un esborso di 9 milioni 765 mila euro. Gli investimenti futuri sul Po, va ricordato, contano molto anche sul Pnrr che ha messo sul piatto 357 milioni di euro per 50 progetti di rinaturazione.
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