L'ANALISI
29 Settembre 2022 - 05:10
CREMONA - La notizia è stata ufficializzata proprio ieri: la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha accolto la candidatura per l’istituzione di una zona logistica semplificata (ZLS) nel porto di Cremona (e anche in quello di Mantova). Tradotto: al netto dei tempi di realizzazione, e della procedura anche burocratica che seguirà l’accoglimento della richiesta, una grande opportunità per il territorio, in grado di garantire opzioni concrete di ulteriore sviluppo alle aziende già insediate in quella zona.
Non ha dubbi il consigliere regionale del Partito Democratico, Matteo Piloni, che interviene in merito all’accoglimento della candidatura presentata a Roma, tramite il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, dalle Province di Mantova e Cremona e dai rispettivi enti camerali, per la costituzione di una Zona Logistica Semplificata (Zls) per le rispettive aree portuali.
«Se poi vogliamo allargare un po’ lo sguardo — Piloni prova ad osservare una possibile, ulteriore, strategia di sviluppo —, io continuo a ritenere l’area di Tencara, con il canale navigabile, e l’ex Cise a Cappella Cantone, due aree da rilanciare e su cui Regione Lombardia ha investito, negli anni, non pochi soldi. Chissà, magari questa opportunità della ZLS potrebbe offrire l’occasione di riparlarne».
Intanto, l’area del porto può imboccare la strada di uno sviluppo concreto. Soprattutto se si pensa che, non più tardi di due settimane fa, con l’obiettivo dichiarato della regimazione a corrente libera dell’alveo di magra del Po, Aipo e Regione avevano stanziato quasi 59 milioni di euro per rendere il Grande Fiume realmente navigabile da Piacenza a Foce Mincio per le imbarcazioni di classe Va Cemt.
Ad annunciare quello stanziamento era stata l’assessore lombarda alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi, specificando che si tratta di risorse ministeriali derivanti da un accordo tra Mims e Regione stessa, finalizzato a realizzare un ampio programma di interventi che riguardano il sistema idroviario padano-veneto. Proprio in ottobre verrà sottoscritta con Aipo, soggetto attuatore, un’apposita convenzione per definire le modalità di realizzazione, monitoraggio e rendicontazione. Al primo posto ci sarà appunto la regimazione a corrente libera, pensata per le imbarcazioni fino a 110 metri di lunghezza e 11,4 di larghezza con pescaggio 2,5-4,5.
I lavori toccheranno da vicino anche la provincia di Cremona, con Aipo che sta già predisponendo un elenco ed un cronoprogramma.
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