L'ANALISI
14 Ottobre 2022 - 17:35
Monfredini, Cortellini, Galimberti, Lazzari
CREMONA - A otto anni dal debutto, il Distretto per l’innovazione ha ospitato oggi l’Open & Free Day di Cobox, che ha permesso di conoscere i nuovi spazi e i nuovi servizi. Il primo coworking nel distretto tecnologico della città prova a spiccare il volo e a lasciarsi alle spalle un biennio difficile per tutti, a maggior ragione per un centro che fa dell’incontro, dello scambio di conoscenze, della correlazione tra locale e globale il fulcro della propria attività.
Il segno positivo che contraddistingue i principali indicatori fa ben sperare ma serve un ulteriore salto in avanti che passa attraverso la risposta della città e del territorio, la capacità di intercettare nuovi talenti, la forza di attrazione che il centro saprà esercitare in questa fase ancora difficile.
Si parte da qui per delineare il quadro emerso nella mattinata, durante la quale sono stati presentati i nuovi spazi di via dell’Innovazione Digitale, cresciuti all’insegna del motto «Think global, act local» e della volontà di trattenere a livello locale aziende e realtà economiche che altrimenti avrebbero fatto rotta per altri lidi.
«Non abbiamo realizzato un building ma un patto col territorio», ha detto la presidente del Crit, Carolina Cortellini, dopo aver preso la parola nella grande, ipertecnologica sala conferenze che è uno dei nuovi ambienti messi a disposizione. Al suo fianco l’ad del Crit, Matteo Monfredini, il sindaco Gianluca Galimberti e il vice presidente di Aem Fiorella Lazzari.
Cortellini ha spiegato come dietro l’acronimo di quattro parole (Crescita-Relazione-Innovazione- territorio) ci sia uno spirito open in innovation che coinvolge aziende, start-up, corporated e, adesso, anche la pubblica amministrazione, con l’obiettivo di trattenere sul territorio chi è in grado di produrre innovazione (e valore aggiunto).
Cortellini ha messo in rilievo l’importanza della collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, presente in sala con il professor Fabio Antoldi, che ha portato all’istituzione di un corso di laurea magistrale in Innovazione e imprenditorialità digitale.
Monfredini ha ripercorso gli ultimi anni del polo e scandito i numeri che ne illustrano la crescita costante .
«Siamo passati dalle 14 postazioni del 2014 alle 93 del 2022, con un incremento del 257%. Allo stesso modo le sale riunioni sono passate da quella del 2014 alle quattro del 2022 a cui si aggiunge una sala conferenze da oltre 130 posti. Quanto alle postazioni occupate, siamo passati dalle 36 del 2021 alle 61 di quest’anno. L’uscita dalla pandemia, l’incremento degli spazi, ottenuti grazie alla collaborazione di Aem e dell’amministrazione comunale, e le nuove strutture organizzative hanno permesso questo balzo in avanti».
In questo ambito il polo è riuscito ad attrarre 28 realtà imprenditoriali (start-up, micro, piccole e medie imprese ma anche smartworkers) moltiplicando le collaborazioni e i contatti con i professionisti del mondo tech.
Sulla stessa line l’intervento del sindaco Galimberti, che, dopo i ringraziamenti ad aziende, mondo dell’accademia e a tutti i player del Crit, ha colto l’occasione per ribadire la sua visione di città e dello sviluppo al quale punta l’amministrazione da lui guidata.
«Sta tutto in poche parole: competenze, giovani, talento, idee. So quanto è difficile l’attività degli imprenditori. So che è fatta di fatica, rischio, visione, passione e preoccupazione. Si deve passare anche da lì per arrivare a una città in grado di attrarre i giovani e guardare avanti grazie alla loro energia e alla loro innovazione».
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