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SCONTRO SULLA SOSTA IN CITTÀ

No al caro parcheggio, commercio in rivolta

Gli assessori Manfredini e Pasquali hanno illustrato il nuovo piano della mobilità. I rappresentanti di categoria compatti nel rimandare al mittente i rincari

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

14 Ottobre 2022 - 05:10

No al caro parcheggio, commercio in rivolta

CREMONA - Questa cosa non s’ha da fare, né ora né mai. Sono compatti i rappresentanti delle categorie del commercio sugli aumenti dei costi dei parcheggi e la riduzione della gratuità nella pausa pranzo. Gli incrementi di costo orario sugli stalli di Aem sono stati illustrati ieri pomeriggio nell’ambito dell’incontro del Distretto Urbano del Commercio con gli assessori Barbara Manfredini e Simona Pasquali.

Barbara Manfredini

Dal 2023, a fronte di navette gratuite che faranno da spola dai parcheggi corona gratuiti di Foro Boario, Cà de’ Somenzi e piazzale Azzurri d’Italia, sono previsti incrementi sulle tariffe orarie al Massarotti: si passerà da 0,90 centesimi a un euro l’ora, parcheggiare a Santa Tecla costerà 1 euro contro gli attuali 0,70 centesimi e ci sarà un giornaliero di 6 euro.

Verrà abolita la gratuità alla prima mezzora al Villa Glori e ridotta di un’ora la gratuità nella pausa pranzo. Gli incrementi non interesseranno i parcheggi negli stalli blu che in pieno centro hanno tariffa 1,70 all’ora mentre nelle zone più decentrato la tariffa oraria è di un euro. I due assessori, al termine della riunione del Duc, rimandano tutto a un nuovo incontro: «Ci siamo confrontati sulle azioni da intraprendere sulla mobilità a partire da gennaio 2023 — dicono —. È stato dimostrato grande interesse sulle navette, e sulle iniziative legate alle app per la sosta, oltre che alle azioni a sostegno di particolari eventi come il Natale, quando si riproporrà il Gratta e Sosta. Abbiamo illustrato il confronto con altre città, ben più care della nostra, Cremona inoltre può vantare un numero di parcheggi importanti e significativo rispetto ad altre realtà limitrofe. Ci siamo presi tempo e rimandati a un nuovo incontro, una volta che tutti avranno elaborato un loro punto di vista e proposte».

Marco Stanga (Confcommercio)


Ma il riscontro da parte delle categorie del commercio alle misure per la mobilità è un «No, grazie!», netto e scandito a chiare lettere. «È una decisione quanto mai improvvida e inopportuna — afferma Marco Stanga di Confcommercio —. L’idea di aumentare le tariffe, anche se da gennaio 2023 e di ridurre di un’ora la sosta gratuita nella pausa pranzo è fuori contesto, non tiene conto delle difficoltà che il settore sta affrontando. Penso, in particolar modo, alla ristorazione, alle prese con un caro energia che in questo contesto si fa particolarmente sentire. Ridurre di un’ora la gratuità della sosta può indurre molti ad andare a fare la pausa pranzo in luoghi dove non si paga il parcheggio. Ben vengano le navette, ma questo non basta a rendere meno pesante la decisione dei rincari sulle tariffe orarie. Gli assessori hanno giustificato questo rincaro con le esigenze di bilancio di Aem, ma se l’anno scorso l’Aem ha chiuso con 14 milioni di fatturato, di cosa stiamo parlando? Anche l’idea che ridurre la sosta gratuita possa aumentare la rotazione delle auto, in un momento della giornata con i negozi chiusi, sembra un’assurdità».

Giorgio Bonoli (Confesercenti)


Sulla stessa linea di pensiero si pone Giorgio Bonoli, direttore Confesercenti, che parte dagli aspetti positivi, ma boccia su tutta la linea l’idea dei rincari: «Bene le navette, ma bisognerebbe dare alla gente il tempo di abituarsi, e magari farle partire senza necessariamente aumentare il costo orario nelle strutture di Aem o ridurre le gratuità nella pausa pranzo - afferma -. È come se si credesse che col nuovo anno le difficoltà di questo periodo potessero sparire, non sarà così. Non diminuirà il costo della benzina, non diminuiranno le bollette e sembra che di questa cosa l’amministrazione non tenga conto. Ma ciò che ci ha stupito è la risposta degli assessori alla richiesta di quanto incasseranno con le iniziative messe in atto. Hanno parlato di 10 o 15 mila euro, mi chiedo se ciò basti a giustificare il disagio che verrà arrecato alle categorie del commercio, ma soprattutto ai cittadini».

Antonio Pisacane (Asvicom)


Antonio Pisacane, direttore di Asvicom, non esita a commentare dicendo: «No su tutti i fronti. Con tutto quello che sta succedendo, con il comparto del commercio e della ristorazione in ginocchio si decide di aumentare le tariffe di parcheggio di ridurre le gratuità? Ma si tratta di un invito a non venire più in centro, altro che aumento della rotazione nei parcheggi — afferma —. È incredibile, è come se l’amministrazione pensasse che nel nuovo anno lo stato di crisi in cui versiamo passi e si risolva. Il contesto, dunque, rende inopportuna la sola idea di pensare a degli aumenti. Poi l’aver saputo che i rincari porteranno all’Aem fra i 10 mila e 15 mila euro fa sorgere ulteriori perplessità sulla necessità ed efficacia dei provvedimenti. A questo si aggiunga che alla fine della riunione, gli assessori hanno dichiarato di voler riflettere, condividendo con la giunta l’esito dell’incontro e rimandando la decisione a una successiva convocazione del Duc. Anche questo aspetto è in fondo curioso. La speranza è che si arrivi a più miti consigli. La riduzione di un’ora della fascia oraria di gratuità nella pausa pranzo è un modo per indurre chi pranza in città ad andare altrove o a scegliere locali con parcheggi gratuiti con evidente danno agli esercizi nel cuore della città. Le navette hanno un senso, ma bisogna rodarle e dare la possibilità ai cremonesi di abituarsi. Insomma, forse, dato il contesto economico che stiamo attraversando, sarebbe buona cosa tentare altre strade».

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Commenti all'articolo

  • rugginesana

    14 Ottobre 2022 - 08:47

    L'intento è da sempre uccidere il piccolo commercio spingendo verso la grande distribuzione ....

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