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BASSA PIACENTINA

Monticelli: addio a “la Maria di Fogarole”, titolare dell’omonimo ristorante

Maria Marcotti, una vera e propria istituzione ai fornelli e al bancone, era la regina della cucina tipica del territorio

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

14 Ottobre 2022 - 10:45

Monticelli: addio a “la Maria di Fogarole”, titolare dell’omonimo ristorante

Maria Marcotti, titolare dell’omonimo ristorante (Da Maria)

MONTICELLI - La Bassa Piacentina piange una vera e propria istituzione ai fornelli e al bancone: se ne è andata Maria Marcotti, per tutti semplicemente “la Maria di Fogarole”. Titolare dell’omonimo ristorante (Da Maria) che gestiva insieme alla figlia Marina, era la regina della cucina tipica del territorio: dagli irrinunciabili primi, pisarei e tortelli in primis, agli ottimi secondi che comprendevano bolliti e arrosti. “Vulcanica, energica, con la battuta sempre pronta - la ricorda con affetto l’agrotecnico di Castelvetro Michele Maffini -. Da lei mangiai per la prima volta i remulass, ravanelli bianchi un po’ aspri. Tutti gli anni si organizzava alla sua trattoria la cena dei remulass: li coltivava ‘Rumanen’ nel suo orto e al resto del menu ci pensava la Maria. Romano è morto un paio di mesi fa, mi piace pensare che forse adesso stanno organizzando la cena lassù insieme”.

Una cena alla trattoria della Maria a Fogarole 

Il vice sindaco di Monticelli, Daniele Migliorati, aggiunge: “È stata un punto di riferimento importante. Diceva quello che pensava ma era sempre aperta alla discussione. Se ne va un pezzo della storia di Fogarole e di Monticelli. Il suo è un ristorante come quelli di una volta, dove mangiare molto bene ma anche dove trovare calore e accoglienza, conversando vicino alla stufa a legna”. Toccante il ricordo della compaesana Gabriella Cabrini, affidato a Facebook: “La sua era una cucina nostrana, casalinga, senza elaborazioni o destrutturazioni - scrive fra le altre cose -. Sapevi esattamente cosa avresti mangiato. Non nouvelle cuisine ma marubini, pisarei e fasoi, anolini in brodo, tortelli alle erbette, salumi, pesciolini fritti, arrosti e bolliti, anatra”. E ancora: “Lei sapeva mettere tutti a proprio agio. Una battuta, un commento, si informava sulla salute di clienti e famigliari”. La figlia Marina porterà avanti la tradizione di famiglia.

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