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CASALMAGGIORE

Si è spento l'imprenditore Paolo Pellizzoni (Lino), già titolare della Coccodì

Aveva realizzato a San Giovanni in Croce uno stabilimento all’avanguardia: nel 2004 era il centro automatizzato più grande del mondo per la lavorazione delle uova

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

08 Ottobre 2022 - 10:44

Si è spento l'imprenditore Paolo Pellizzoni (Lino), già titolare della Coccodì

CASALMAGGIORE - All’età di 87 anni, si è spento alla rsa Domus Pasotelli di Bozzolo, dov’era ospite da qualche tempo, l’imprenditore Paolo Pellizzoni, conosciuto come Lino, fondatore dell’azienda “Uova Pellizzoni” di Vicobellignano e titolare sino al 2015 della Coccodì, per la quale aveva realizzato a San Giovanni in Croce uno stabilimento all’avanguardia: nel 2004 era il centro automatizzato più grande del mondo per la lavorazione delle uova. Pellizzoni era quello che si dice un gran lavoratore. “Si comincia alle 7 del mattino e spesso si va avanti fino alle 21”, diceva. “E quando è ora di andare a casa ti accorgi che avresti bisogno di un altro paio d’ore”. Era figlio unico, Lino, e suo padre faceva l’intermediario. Fin da giovane Pellizzoni si diede da fare, cercando di guadagnare qualcosa, prima come autista di un compaesano che accompagnava in Olanda ad acquistare bestiame. Ha tentato un’altra strada: vendere vino, ma servivano troppe licenze. Finché arrivò la svolta: un amico del padre, che aveva un incubatoio, a Gussola gli propose di andare a vendere uova in Versilia. E Lino, il giorno dopo, si diresse verso Viareggio insieme a un amico, su una 600 multipla con 4.500 uova. Si fermò a La Spezia e grazie ad un grossista riuscì a vendere l’intero carico, per 70 mila lire.

Da allora Pellizzoni iniziò in proprio a vendere uova e non si fermò più, a forza di consegne. Dall’auto al furgoncino e poi al camion, vendendo a lattai, salumieri e piccole botteghe. Poi il passaggio ai mercati, prima a Parma, poi a Milano. Una attività in crescita, fino ad una crisi a metà anni Ottanta. E lì arrivò un’altra svolta: l’allevamento a terra delle galline, l’apertura dell’allevamento “L’uovo della corte” a Lonato. Pellizzoni fu il primo a mettere le uova in scatolette di plastica. Un passo dopo l’altro, si arrivò nel 1992 all’acquisizione della Coccodì, azienda nata a Milano nel 1962: in tutta Italia allevamenti con 2 milioni e mezzo di galline per un milione e mezzo di uova al giorno. Due centri di imballo, a Casalmaggiore e a Forlì: 170 dipendenti. Poi l’evoluzione con l’insediamento di San Giovanni e la cessione dell’attività nel 2015.

“Mio padre - ci ha detto il figlio Angelo - ha sempre riconosciuto che sulla sua strada ha trovato persone che lo hanno indirizzato e aiutato, non ultima mia mamma, un altro dei fattori di successo della sua vita anche professionale”. Una vita piena, conclusa l’altro ieri appena dopo la benedizione del sacerdote, circondato dai suoi cari e sostenuto da una grande fede. Pellizzoni lascia la moglie Luisa, i figli Angelo e Laura. I funerali saranno lunedì alle 10 a Vicobellignano. 

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