L'ANALISI
06 Ottobre 2022 - 09:55
SOSPIRO - Una targa per ricordare Giulia Gazzani, l’educatrice di 26 anni che, ad aprile, è scomparsa a causa di un malore improvviso. È stata collocata all’ingresso del nucleo 6AB, proprio dove Giulia lavorava a stretto contatto con alcuni dei ragazzi diversamente abili ospiti all’interno della Fondazione Sospiro. Una cerimonia molto toccante e sentita, quella dei giorni scorsi, alla quale hanno partecipato i genitori della giovane, mamma Vera e papà Massimiliano, il presidente della struttura Giovanni Scotti, alcuni amici stretti e i colleghi di lavoro. Il papà ha voluto ricordare l’amore che la figlia aveva per il proprio lavoro, che considerava una missione. «Ho accompagnato Giulia — racconta — nei primi giorni di gennaio del 2019 per un colloquio, poi ha iniziato nel febbraio di quell’anno. Nonostante le distanze, si è innamorata di questo posto, dei suoi ragazzi. Lei voleva bene a tutti e non le pesava fare quello che ha fatto nonostante il periodo difficile della pandemia. Con questa targa ci avete fatto comprendere la reciprocità della stima: per lei eravate la sua seconda famiglia e oggi lo siete per noi».
Il presidente della Fondazione Scotti ha voluto sottolineare «la grande professionalità di Giulia. Una persona che, nonostante sia rimasta con noi solo pochi anni, ha dato tanto a tutti noi, soprattutto ai nostri ragazzi. E questo — la sottolineatura — lo si può percepire nel senso di commozione che, rivedendo il suo sorriso, ha toccato nel profondo non solo i colleghi e i familiari, ma anche i nostri ospiti». Infine è stato posto l’accento sul significato del dono. «Ha lasciato veramente un segno indelebile in tutti noi e la ricorderemo per sempre».
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