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INSIDIE DI STAGIONE

Mangiano chiodini «vecchi», marito e moglie intossicati

Coppia al Pronto Soccorso: lavanda gastrica dopo la cena a base di funghi raccolti e poi congelati. L’Ats Val Padana: «Anche quelli buoni possono essere nocivi. Servono trenta minuti di cottura»

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

03 Ottobre 2022 - 16:39

Funghi, raccolta e consumazione in sicurezza: esperti in campo

CREMONA - Avevano raccolto i chiodini e poi li avevano messi in freezer per mangiarseli successivamente. Una scelta che è costata loro una lavanda gastrica all’Ospedale Maggiore. È accaduto ad una coppia residente a Cremona nei giorni scorsi. I due, qualche ora dopo una cena a base di funghi, hanno cominciato a sentirsi male accusando, in particolare, dolori addominali uniti a problemi intestinali. La coppia è dovuta quindi correre al Pronto soccorso con la paura di aver ingerito funghi velenosi. Qui il personale sanitario ha allertato l’Ispettorato Micologico dell’Ats della Val Padana.

E gli esperti, analizzando anche dei residui del pasto, hanno verificato che il malore — risoltosi senza conseguenze — è stato provocato dall’utilizzo del comune chiodino (Armillaria mellea), conservato a lungo nel congelatore e non adeguatamente trattato prima della consumazione. Infatti, anche i funghi buoni, considerati commestibili, se non appropriatamente trattati, possono essere nocivi. «È il caso proprio dei funghi chiodini — spiega l’Ats —, per i quali l’indicazione precisa è di evitare il consumo di esemplari vecchi, eliminare il gambo, pre-bollire per almeno 15 minuti e successivamente cuocere per almeno 30 minuti».

I chiodini, infatti, contengono una sostanza tossica termolabile, che dunque viene distrutta dal calore, e idrosolubile, ossia che si scioglie in acqua. Se ingerita provoca nausea, vomito e diarrea. Per questo è necessario buttare l’acqua della bollitura. E a fronte di quanto accaduto, in piena stagione di raccolta, l’Ats raccomanda di rivolgersi al proprio Ispettorato Micologico per avere conferma della natura dei funghi prelevati e per ricevere informazioni sulle misure da adottare nella fase di preparazione, cottura e consumo.


L’Ats ricorda che l’Ispettorato Micologico svolge la sua attività gratuitamente ed è presente nelle sedi di Cremona e Crema. Il servizio di controllo dei funghi è attivo tutto l’anno, su appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30. Per fissare l’appuntamento a Cremona il numero è 0372 497 481 e a Crema 0373 218 559 / 548. L’Ats sottolinea che «per potenziare l’attività durante il periodo di maggiore raccolta, fino al 30 novembre, ci si potrà recare senza appuntamento nella sede di Cremona ogni lunedì dalle 14,30 alle 17 per una consulenza».

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