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IL VOTO: LE REAZIONI

Bonaldi: "Sconfitta annunciata, mette radicalmente in discussione il Pd e il suo modo di fare politica"

L'ex sindaco di Crema: "Una debacle, Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni si conquistano sul campo il diritto e il dovere di condurre il Paese. Ma io non perdo un grammo della voglia di battermi per un Paese più giusto, più equo, più solidale"

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

26 Settembre 2022 - 09:56

Bonaldi: "Sconfitta annunciata, mette radicalmente in discussione il Pd e il suo modo di fare politica"

Stefania Bonaldi al seggio

CREMONA/CREMA - Il verdetto è sancito, le elezioni politiche 2022 si sono concluse con il netto successo del centrodestra e la netta sconfitta del centrosinistra. "Chi ha vinto e chi ha perso, in modo nettissimo, è evidente - è il commento di Stefania Bonaldi  candidata al Senato del Pd -. Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni si conquistano sul campo il diritto e il dovere di condurre il Paese. La sconfitta era annunciata, ma a maggior ragione con questi esiti catastrofici deve mettere radicalmente in discussione il Partito Democratico e il suo modo di fare politica. Magrissima consolazione che il PD nella competizione per il Senato sia, per un soffio, il primo partito a Crema con il 26,7%, ma per il resto è davvero una debacle".

Questa la reazione iniziale di Bonaldi, che poi su Facebook ha postato una seconda parte di commento: "Quando si vota la democrazia vince, a prescindere dalla distribuzione dei voti, dunque da un lato dobbiamo accettare l’esito uscito dalle urne, dall'altro proseguire il nostro servizio alla comunità. Credo di avere ripetuto allo sfinimento, nelle scorse settimane, che la politica non si fa in DAD ma in presenza, in mezzo alla gente ogni santo giorno e non tre mesi prima delle elezioni, con la presunzione di spiegare la realtà agli elettori, per poi sparire dai radar per altri 5 anni. Questo è il monito per il centrosinistra. Proprio per difendere questa idea situata della politica, mi impegnerò per una nuova, vera fase costituente, nel Partito Democratico, a ogni livello, consapevole che non basterà cambiare segretario e qualche luogotenente come siamo soliti fare, perché le responsabilità sono collettive. Ripartire dai territori e dalle amministrazioni locali, dove il mondo progressista offre il meglio di sé alle comunità ed è apprezzato, è una strada da percorrere senza finzioni e senza ipocrisie. Lo sosteniamo da tempo e non solo in queste ore con il nostro coordinatore dei sindaci Dem Matteo Ricci. Stare all'opposizione potrà essere una cura salutare, se useremo il tempo per tornare tra i cittadini, non per lisciare il pelo agli italiani, ma per riaffermare che senza un contatto solidale non c’è politica e non c’è progressismo. Ringrazio i cremaschi e le cremasche per avere ancora dato fiducia a questo partito, a cui dobbiamo volere bene per quanto rappresenta negli equilibri del Paese. A Crema il Pd è il primo partito con il 26,7%: grazie, cari concittadini e concittadine, da qui ripartiamo e torneremo a dare ciò che è nelle nostre corde, ossia competenza e solidarietà! In queste settimane, malgrado non esistesse nessuna reale possibilità di superare lo scoglio dei numeri, considerata la mia posizione nel listino, mi sono spesa senza riserve in mezzo alla gente, respirando il clima palesatasi poi col voto: la scelta degli italiani va rispettata ma io non perdo un grammo della voglia di battermi per un Paese più giusto, più equo, più solidale. Stiamoci vicini!".

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