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«Vuoi la casa popolare? La sistemi e ti rimborsiamo»

Questa la novità del bando annuale per l’assegnazione degli alloggi ad affitto calmierato. Il tetto massimo è 8.000 euro di lavori, che verranno rimborsati in 36 mesi

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

22 Settembre 2022 - 05:20

«Vuoi la casa popolare? La sistemi e ti rimborsiamo»

CREMA - Vuoi la casa popolare? Se ne hai diritto in quanto in graduatoria, e paghi la ristrutturazione, l’appartamento è tuo. Questa la novità del bando annuale per l’assegnazione degli alloggi ad affitto calmierato. Le nuove disponibilità sono sempre una goccia nel mare, rispetto al numero degli aventi diritto, mediamente 300 famiglie. Oltre a 24 alloggi agibili e dunque assegnabili nell’immediato, e che andranno ovviamente ai primi 24 della graduatoria, ci sono 19 appartamenti sparsi sul territorio che non possono essere affittati da Comuni e Aler in quanto hanno bisogno di lavori di manutenzione. Se il potenziale inquilino potrà pagare di tasca propria questi interventi, gli enti proprietari gli scaleranno poi la spesa dai canoni di affitto. Il tetto massimo è 8.000 euro di lavori, che verranno rimborsati in 36 mesi. Evidente che questa iniziativa sia legata alle disponibilità economiche delle famiglie, che certo, avendo diritto a una casa ad affitto calmierato non vivono nell’abbondanza. Potrebbe dunque sembrare pretestuosa, ma in realtà non è così. Un nucleo che magari ha accantonato qualche migliaio di euro, del tutto insufficienti per poter anche solo pensare di affrontare la spesa per l’acquisto di un alloggio, può invece ottenere in poche settimane un’abitazione decorosa.

Diventa più agile affittare le case pubbliche e si sbloccano attese che durano da anni, legate alle lentezze tecnico-burocratiche del complesso sistema di gestione. Sovente, gli investimenti in riqualificazioni vengono programmati su scala biennale. Richiedono progetti complessivi, reperimento di finanziamenti. La stessa Azienda lombarda per l’edilizia residenziale prevede maxi cantieri, anche per abbattere i costi: lavori per milioni di euro distribuiti su decine di abitazioni in tutta la provincia. Con questa novità si snelliscono sicuramente i tempi di assegnazione degli alloggi liberi. Il bando per le famiglie aventi diritto è stato pubblicato in questi giorni dai Comuni cremaschi.

L’assessore al Welfare del Comune di Crema Anastasie Musumary

Delle 24 abitazioni pronte una decina sono a Crema, le altre a Pandino, Bagnolo Cremasco, Castelleone, Gombito, Ripalta Cremasca, Romanengo, Soncino, Spino d’Adda, Trigolo, Vailate e Vaiano Cremasco. Alcune sono di proprietà dei Comuni, e gestite dall’Aler, altre sono dell’Azienda stessa. Le domande andranno presentate entro fine ottobre. "Avere a disposizione altre 24 case popolari nell’intero ambito cremasco non è un risultato pessimo, se pensiamo poi alla possibilità di aggiungerne 19, nel caso si trovino potenziali inquilini che si possono accollare l’iniziale costo di ristrutturazione, poi rimborsato tramite sconto sul canone di locazione – interviene l’assessore al Welfare del Comune di Crema Anastasie Musumary -: anche se è evidente che la lista di attesa resti molto lunga. Ritengoche il problema richieda valutazioni a livello regionale e statale. Noi proviamo a fare la nostra parte, con una certa elasticità data da questa novità che viene introdotta per il bando 2022".

Da ricordare che un residente a Crema può anche ottenere una casa popolare in un paese dell’ambito, e viceversa. "Siamo in una situazione di grave crisi dal punto di vista abitativo, capisco la delusione di chi aspetta da anni, sono rammaricata e mi metto nei loro panni. Si tratta di una sfida che i sindaci non possono affrontare da soli – prosegue Musumary –: è una questione da portare insieme in Regione e a livello nazionale per chiedere investimenti in edilizia pubblica, ma anche i sostegni economici a queste famiglie per il pagamento di utenze e bollette".

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