L'ANALISI
SANITA' DEL TERRITORIO
17 Settembre 2022 - 16:12
Il dottor Guglielmo Giannotti
CASALMAGGIORE - Diagnosi precoci e interventi mini-invasivi: ecco gli strumenti che fanno la differenza e che hanno consentito alla Chirurgia generale dell’Oglio Po di diventare un’eccellenza nel campo della cura dei tumori del colon e del retto.
La terza neoplasia per frequenza negli uomini e la seconda nelle donne viene efficacemente contrastata nel presidio di Vicomoscano grazie a professionisti specializzati e metodiche innovative per la rimozione del tumore, volte a preservare il più possibile tessuti e funzionalità.
«Gli interventi chirurgici maggiori vengono preferibilmente eseguiti con tecniche laparoscopiche mini-invasive, per ridurre al minimo l’impatto dell’intervento», afferma il primario Guglielmo Giannotti, con cui collaborano le unità operative di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Radiologia, Oncologia e Radioterapia.
All’Oglio Po ogni anno vengono effettuati un migliaio di esami endoscopici (sui circa 4 mila totali dell’Asst Cremona), che portano all’identificazione di lesioni al tratto colo-rettale. Di questi, una quarantina necessitano di un intervento chirurgico mirato.
«A seconda della localizzazione più o meno prossima all’ano – prosegue Giannotti — possono essere eseguite asportazioni chirurgiche locali, per via trans-anale classica, l’approccio transanale al mesoretto oppure con la Microchirurgia Endoscopica Transanale in anestesia generale o spinale. Quest’ultima permette d’intervenire anche su neoplasie benigne di grandi dimensioni, polipi maligni o tumori in stadio avanzato in pazienti fragili, soprattutto qualora non fosse possibile optare per interventi chirurgici invasivi. Può essere associata alla radio-chemioterapia per ridurre lo stadio della malattia».
L’asportazione chirurgica del retto può estendersi fino alla completa rimozione dell’ano: «Questo può creare diverse sindromi funzionali post-operatorie, fino a causare incontinenza», aggiunge il chirurgo Dario Somenzi. «In questi casi si rende necessario creare una stomia permanente che il paziente dovrà imparare ad autogestire con il supporto specifico dell’ambulatorio stomizzati, attivo all’Oglio Po».
Nel 2020 in Italia sono state stimate circa 43.700 nuove diagnosi di tumore del colon-retto. Nel 2021, sono stati registrati 21.700 decessi. A cinque anni dalla diagnosi, la sopravvivenza è pari al 65,3% negli uomini e 66,3% nelle donne. In base a quanto registrato da Ats Val Padana (2018) per la Provincia di Cremona incidenza e mortalità si pongono poco al di sotto di entrambi i riferimenti nazionali per entrambi i sessi. In termini d’incidenza sulla popolazione, la differenza di genere è più favorevole per le donne, con l’eccezione del Distretto di Casalmaggiore. L’endoscopia digestiva costituisce il primo punto di approdo per pazienti che hanno indicazioni cliniche legate a sanguinamento o sangue nelle feci, anemizzazione o disturbi proctologici di vario tipo.
«Dopo una prima visita – spiega Roberto Grassia, direttore dell’UO di Endoscopia — in genere viene effettuata una colonscopia, che consente di visualizzare la mucosa intestinale per accertare o escludere la presenza di lesioni tumorali. Se si tratta di neoplasie allo stadio iniziale o polipi è possibile l’asportazione endoscopica, con strumenti e specifiche tecniche mininvasive disponibili sia a Cremona che all’Oglio Po. In caso di lesioni più avanzate, è bene effettuare una biopsia per capire la natura della lesione stessa».
L’Oglio Po dispone di un ambulatorio chirurgico (colo)-proctologico, un servizio di endoscopia digestiva, un day hospital oncologico, un servizio di radiologia con Tac e risonanze magnetiche ad alta definizione e un ambulatorio per i pazienti stomizzati. Per prenotare una prestazione ambulatoriale è necessario rivolgersi al Cup con l’impegnativa del medico di base o dello specialista (Cremona lun-ven 8-16, Oglio Po lun-ven 8-15).
Il direttore Giannotti partecipa in questi giorni al convegno «Neoplasie della regione anorettale: dallo screening alla chirurgia invasiva» al teatro Magnani di Fidenza. In qualità di relatore, ha discusso il tema delle «Conseguenze funzionali dopo intervento di resezione anteriore bassa del retto».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris