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LA STORIA

Scuola, Alice può tornare all’asilo: da oggi l’assiste il suo papà

Burocrazia battuta: sarà lui a garantire aiuto in caso di bisogno in attesa dell’assistente infermieristica

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

15 Settembre 2022 - 09:29

Scuola, Alice può tornare all’asilo: da oggi l’assiste il suo papà

La famiglia Genovese accolta dal primo cittadino in municipio

PIANENGO - Il bisogno aguzza l’ingegno: nell’attesa che i tempi della burocrazia e la necessità di far quadrare un cerchio che mette insieme competenze di diversi enti, permettano di assegnare finalmente un infermiere ad Alice, la bimba di cinque anni da oggi potrà comunque tornare alla scuola materna.

A pochi passi da lei ci sarà il papà Giovanni Genovese, pronto ad intervenire nel caso in cui ci fosse bisogno di aspirare il muco dalla trachea della figlia di cinque anni, prontissima già dieci giorni fa a ricominciare la materna. Alice respira grazie a una tracheotomia, intervento a cui era stata sottoposta a soli due mesi di vita: è in cura al Gaslini di Genova e, crescendo, il suo problema, ovvero una trachea troppo stretta che le impedisce di respirare, potrebbe risolversi.

Si esprime per lo più con il linguaggio dei segni, anche se riesce comunque a proferire qualche parola. Sino a giugno l’educatrice che la seguiva come assistente ad personam, le praticava la manovra di pulizia del sondino, che la bimba richiede in maniera autonoma quando ne sente il bisogno.

«Un po’ come noi quando ci soffiamo il naso» ha raccontato mamma Elena. Questo compito, che andava al di là delle competenze e delle mansioni dell’educatrice, ma che l’assistente faceva molto volentieri, da quest’anno non è più possibile. Un no categorico, per questioni di responsabilità oggettive e legali e di qualifiche professionali. Diverso ovviamente se ad intervenire è il padre.

Giovanni lavora in amministrazione proprio all’istituto comprensivo di Sergnano, di cui fa parte l’asilo pianenghese. Per alcuni giorni, fino a quando appunto Ats, Asst e Comune non avranno definito l’arrivo dell’infermiere, sposterà il suo posto di lavoro alla materna. Quasi uno smart working, ma invece di essere a casa, Giovanni sarà in un ufficio a due passi dalla figlia. In questo modo, potrà intervenire in pochi secondi, quando Alice avrà bisogno di assistenza.

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