L'ANALISI
CREMA: OPERAZIONE «SONNI TRANQUILLI»
14 Settembre 2022 - 05:15
CREMA - Un locale cittadino sanzionato con il perentorio ordine di «immediata cessazione del disturbo e il rientro delle emissioni sonore entro i valori di legge» inviato attraverso un’ordinanza del sindaco, Fabio Bergamaschi. È di queste ore l’ultimo caso di «movida molesta» che ha costretto all’ennesimo intervento della Polizia locale, allertata da lamentele per musica a tutto volume, rumori molesti e schiamazzi, che non sempre si trasformano in denunce vere e proprie. Se da una parte il numero delle segnalazioni ufficiali è in calo, come chiarisce il comandante della Polizia locale Dario Boriani, dall’altra l’estate che sta per finire è stata caratterizzata da diverse situazioni di tensione: i problemi in piazza Giovanni XXIII, le notti insonni in via d’Andrea e nella piazza antistante a Ombriano. Questi gli esempi più eclatanti. Nel primo caso non a causa di esercizi pubblici con musica sparata a tutto volume, ma piuttosto per colpa di incivili che si cimentano in gare automobilistiche sul circuito di porta Ombriano, alzano l’autoradio al massimo e si lasciano poi andare a urla e imprecazioni.
«Con la bella stagione è evidente che le occasioni di stare all’aria aperta aumentino anche in città e di conseguenza ci possa essere un disturbo a carico di chi vuole dormire – commenta Boriani –: dal nostro punto di osservazione devo però rimarcare che il fenomeno è rimasto ampiamente sotto controllo. Almeno sino a Ferragosto le denunce sono state poche, in deciso calo rispetto agli anni scorsi. Non ho dati precisi, ma empiricamente è così. Nell’ultimo mese - precisa però -, c’è stata qualche lamentela in più». I controlli della Polizia locale e delle altre Forze dell’ordine, le campagne di sensibilizzazione, anche nei confronti dei gestori di locali, hanno aiutato. «Abbiamo periodici turni serali sino all’una, cerchiamo insomma di fare quanto in nostro potere – prosegue Boriani –: diverso se parliamo di situazioni legate a gruppi isolati. A volte a locale pubblico chiuso, basta che qualche cliente si fermi sino a tardissima ora nei paraggi, anche solo per parlare, che chi abita in zona si sente disturbato. In piena notte, magari intorno alle 3, anche il rumore di una chiacchierata sotto una finestra aperta può creare disagio».
In caso di musica dal vivo o di filodiffusione, i controlli sul rispetto dei decibel spettano all’Arpa, come avvenuto di recente in un locale pubblico del centro cittadino, dove le emissioni sonore sono risultate fuori norma. La movida non è mai stata di facile gestione: tra la legittima voglia di fare tardi e l’altrettanto sacrosanta volontà di dormire. Nel mezzo i gestori dei locali, che con il popolo della notte ci lavorano, e le Forze dell’ordine chiamate a garantire il rispetto delle normative e a far prevalere il buon senso.
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