L'ANALISI
VERSO IL VOTO
10 Settembre 2022 - 16:14
l referente M5S di Casalmaggiore Adamo Manfredi
CASALMAGGIORE - Difesa strenua del reddito di cittadinanza da parte del Movimento 5 Stelle, dopo le critiche di Renato Ancorotti, candidato di Fratelli d’Italia alle politiche del 25 settembre. “Ancorotti ha detto che il reddito di cittadinanza andrebbe abolito, ma è una richiesta priva di giustificazioni”, dicono il consigliere regionale Marco Degli Angeli e il referente M5S di Casalmaggiore Adamo Manfredi.
“L’accusa che spesso viene mossa è che con il reddito di cittadinanza si danno soldi alla gente perché non lavori - dicono Degli Angeli e Manfredi -. Primo: due percettori di reddito di cittadinanza su tre non possono lavorare perché minori, e parliamo di 700 mila persone, disabili, 200 mila, e il restante terzo ha una occupabilità scarsa a causa di un tasso di scolarizzazione basso. Secondo: il 46 % dei percettori del reddito di cittadinanza sono “lavoratori poveri” che prendono il sussidio a integrazione dello stipendio. Terzo: tra gli idonei al lavoro, il 30 % ha sottoscritto almeno un contratto”.
Altra accusa: il reddito di cittadinanza invoglia i giovani a stare sul divano. “Solo due percettori di reddito di cittadinanza su 10 sono under 35. Secondo l'ANPAL, tra i giovanissimi occupati e beneficiari la quota di chi lavora con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato è pari al 50,6%. Anche in tal caso parliamo di soggetti che lo prendono a integrazione dello stipendio”.
C’è poi chi dice che il reddito di cittadinanza ha tolto dal mercato gli stagionali. Rispondono Degli Angeli e Manfredi: “Secondo l'Osservatorio sul precariato dell'INPS, lo scorso anno sono state fatte 920.685 assunzioni stagionali: 263.940 in più del 2020, 187.702 in più del 2019 e 260.100 in più del 2018 quando il reddito di cittadinanza ancora non esisteva. Pure nell'anno in corso, i numeri fanno a pezzi la leggenda degli addetti "introvabili": nei primi cinque mesi, infatti, i contratti stagionali hanno superato quota 403 mila, cioè più 60% rispetto allo stesso periodo del 2021”.
Qualcuno dice che il reddito di cittadinanza è il più grande spreco di soldi pubblici. Replica dei due esponenti M5S: “Un rapporto della Guardia di Finanza diffuso a ottobre 2021 ha stimato in 15 miliardi di euro le truffe compiute in Italia fra gennaio 2020 e il 30 settembre 2021: dagli illeciti negli appalti pubblici ai falsi invalidi, passando per coloro che si sono dichiarati indigenti senza esserlo pur di ricevere i buoni spesa fino alle pensioni incassate da familiari di parenti morti. Solo lo 0,8% dell'intera somma riguarda il reddito di cittadinanza. I percettori di reddito di cittadinanza devono spendere l'importo caricato sulla card entro un mese - solo una minima parte può essere prelevata in contanti - per l'acquisto di beni di prima necessità. Ciò vuol dire che il reddito di cittadinanza spinge l'economia: secondo l'INPS, il 41,5% dei percettori lo ha riversato principalmente sui consumi mentre il 39,4% lo ha usato per risanare i debiti”.
A chi obbietta che il reddito di cittadinanza ha fallito nella parte delle politiche attive del lavoro, Manfredi e Degli Angeli rispondono che “con la legge istitutiva del reddito di cittadinanza, varata nel 2019 durante il Conte I, abbiamo stanziato 1 miliardo di euro per ammodernare i centri per l'impiego e potenziare il personale, prevedendo 11.600 assunzioni entro il 2021. In tre anni, le Regioni “titolari” della gestione delle politiche attive del lavoro e dei centri, hanno assunto solo 3440: il 29%. Quattordici su venti sono in mano al centrodestra: Salvini, Berlusconi e Meloni tirassero le orecchie ai loro governatori”.
E a chi dice che il reddito di cittadinanza crea lavoro nero, Degli Angeli e Manfredi replicano che “secondo l’ISTAT, nel 2019, primo anno di applicazione del reddito di cittadinanza, le unità di lavoro irregolare sono calate di oltre 57 mila casi rispetto all’anno precedente. Inoltre, l’incidenza del lavoro irregolare ha registrato una riduzione diffusa nella maggior parte dei settori di attività economica”.
I due rappresentanti M5S osservano poi che “oltre 130 miliardi di euro vengono dati ogni anno alle imprese a fondo perduto mentre il costo del reddito di cittadinanza è di 8 miliardi annui. Inoltre il contributo medio a famiglia, non a persona singola, del reddito di cittadinanza è di 500 euro”.
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