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LA STORIA

Pescarolo, gemelli in moto tagliano in due l'Europa

Dopo i punti più a nord e a ovest del Continente, Guido e Alessandro Quinzani alle porte di Gibilterra

Serena Ferpozzi

Email:

serena.ferpozzi@gmail.com

09 Settembre 2022 - 08:58

Pescarolo, gemelli in moto tagliano in due l'Europa

Guido e Alessandro Quinzani

PESCAROLO - L’avventura intrapresa quest’anno dai gemelli Guido e Alessandro Quinzani, a bordo delle loro Honda Africa Twin, è considerevole. In sella alle loro moto, hanno infatti raggiunto il punto più a sud dell’Europa: Tarifa, nei pressi dello stretto di Gibilterra. Negli anni scorsi sono già stati nel punto più a cord (Capo Nord) e più a ovest (Cabo de Boca). Per i due operai metalmeccanici, quarant’anni, con la passione per la musica e per le motociclette si tratta dunque del terzo grande viaggio insieme, dopo uno stop forzato a causa della pandemia. Il sogno sarebbe quello di completare la loro avventura con il punto più a ovest ma si tratta di una tappa molto impegnativa, sia in termini di tempo sia di visti da ottenere. Si tratta di una meta che confina con il Giappone e che attraverserebbe nazioni al momento coinvolte dalla guerra.


I gemelli sono partiti dalla loro casa di Pescarolo, in via Mazzini. E hanno percorso 5.400 chilometri (andata e ritorno). Per celebrare l’impresa i fratelli Quinzani hanno realizzato degli adesivi dal titolo Gemelli in viaggio. E uno di questi ora svetta sul tabellone a Tarifa. «Il percorso non è stato semplice — raccontano — dopo Montpellier abbiamo dovuto affrontare una sorta di uragano con acqua torrenziale e vento fortissimo, ma anche un incendio più in là. Eravamo in autostrada, nella zona di Valencia, ci siamo trovati proprio nei pressi di un incendio. Non sapendo da dove proveniva il fumo, abbiamo deciso di non lasciare la strada e di proseguire. E ci è andata davvero bene».

Paesaggi davvero suggestivi quelli che sono riusciti a vedere: Carcassone, Saragoza, il deserto e il paesaggio western di Bardenas Reales, Tabernas, la Costa del Sol. E una volta arrivati a Tarifa, il classico scatto di rito davanti al punto più a sud dell’Europa. «Una volta arrivati il vento era davvero molto forte: portava la sabbia in strada. Abbiamo visitato la parte storica, abbiamo vissuto la movida. L’obiettivo era di arrivare a Gibilterra ma le raffiche erano talmente forti, che non ce la siamo sentita di rischiare con le moto». Il prossimo obiettivo, in attesa di realizzare il sogno nel cassetto del punto più a ovest del continente? Visitare le terre di Scozia, oppure la Normandia.

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