L'ANALISI
09 Settembre 2022 - 08:24
CREMA - «Linea gestioni non ha ancora imparato la lezione sul calendario rifiuti, come quello del 2022 il formato è di difficile lettura». Lo sostengono i sindaci Antonio Grassi (Casale Cremasco), Davide Bettinelli (Chieve), Ferruccio Romanenghi (Ricengo), Roberto Barbaglio (Pianengo), Nicola Marani (Salvirola), Roberto Moreni (Casaletto di Sopra). Dopo le critiche all’edizione 2022, arrivano quelle per il formato 2023, già pronto. «Anche quest’anno, con identica procedura del passato, Linea Gestioni non ha consultato i comuni prima di decidere formato e grafica, passaggio previsto dal contratto – sottolinea Grassi anche a nome dei colleghi -: come si evince dalla lettera inviata, la società ha messo i Comuni davanti al fatto compiuto. Ora non mi sembra un modo di procedere che si possa accettare, anche perché, se il calendario è dello stesso tipo di quello precedente, è per me e per molti altri sindaci inaccettabile. È di difficile lettura e decine sono state le critiche degli utenti. Siamo concordi nel ritenere che il problema è importante e non può essere sottovalutato. Pensiamo anche, che prima di prendere decisioni, la questione debba essere discussa all’interno dell’Area omogenea per porre fine a questo modo di agire di Linea gestioni». Poi conclude. «Dispiace che la polemica si ripeta. Errare è umano, perseverare un po’ meno».
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