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IO IMPARO, NON SOLO A SCUOLA

Baby artigiani e abili incisori scoprono il mondo al Museo

Scopo dell’attività didattica è avvicinare bambini e ragazzi all’archeologia, all’arte e alla storia, anche locali

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

09 Settembre 2022 - 05:15

Baby artigiani e abili incisori scoprono il mondo al Museo

CREMA - Si torna a scuola, anche al museo civico. Una proposta già in voga in epoca pre pandemia, poi sospesa per due anni e ora a un nuovo inizio. Gli assessori Emanuela Nichetti (Istruzione) e Giorgio Cardile (Cultura), hanno presentato le innumerevoli possibilità di attività didattiche a docenti delle scuole materne, elementari e medie degli istituti cittadini e del territorio. Con loro la responsabile del settore Cultura del Comune Francesca Moruzzi e la referente del museo Ester Tessadori. «Finalmente possiamo ripartire – sottolinea Nichetti –: lo scopo principale dell’attività didattica museale è avvicinare bambini e ragazzi all’archeologia, all’arte e alla storia, cominciando innanzitutto dalle testimonianze del passato appartenenti al proprio territorio e facendo loro conoscere il patrimonio museale della città di Crema e del Cremasco. Le visite offrono la possibilità sia di approfondire tematiche svolte in classe, sia di integrare il programma scolastico con argomenti che in aula non si ha l’occasione di affrontare. Inoltre, stimolano la curiosità e la creatività dei giovani, permettendo loro di acquisire un atteggiamento di apertura mentale, pensiero critico e progettuale e capacità di osservazione».

L’annata che va ad incominciare presterà anche particolare attenzione alla sensibilizzazione dei più piccoli al rispetto e alla valorizzazione dei beni culturali. «Questi obiettivi sono perseguiti sia tramite la narrazione e il coinvolgimento diretto dei ragazzi da parte dell’operatore museale durante la visita – conclude Nichetti – sia attraverso la sperimentazione diretta di tecniche, materiali, stili di vita e processi produttivi del passato che stimolano la curiosità dei più piccoli». Molteplici gli esempi: le visite interattive per le classi dalla terza alla quinta elementare, con percorsi alla scoperta delle terrecotte e delle ceramiche catalogate e esposte nelle sale del museo. Le visite laboratorio, per le scuole dell’infanzia e per i primi due anni della primaria: favole alla scoperta dell’Egitto (il museo vanta una sezione egizia di primo livello) e dei geroglifici. Molto spazio per i lavori manuali, con le proposte «Piccoli artigiani», «Abili incisori», ma anche quelle per le medie per imparare a disegnare delle miniature. E ancora la possibilità di realizzare un quadro vivente (medie e terze, quarte e quinte elementari) ispirato all’affresco dell’Ultima cena della sala Pietro da Cemmo. Queste iniziative si concentreranno al mattino, ma anche in spazi pomeridiani, secondo calendari che verranno concordati tra insegnanti e responsabili del centro culturale Sant’Agostino, all’interno del quale si trovano le aree espositive.

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