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SANITA' DEL TERRITORIO

Ospedale di comunità, lavori conclusi al Santo Spirito

Entro il prossimo mese il trasferimento nella nuova palazzina di anziani e disabili e via al nuovo centro

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

08 Settembre 2022 - 05:05

Ospedale di comunità, lavori conclusi al Santo Spirito

L'ospedale Santo Spirito

SONCINO - «Una soddisfazione immensa. Finalmente possiamo restituire ai soncinesi il loro Ospedale Santo Spirito ristrutturato». Così, ieri, la presidente della Fondazione Soncino Silvana Comaroli ha annunciato la conclusione del cantiere per realizzazione del terzo lotto.

La nuova ala della struttura socio-sanitaria, costata cinque milioni di euro, permetterà di spostare i pazienti della Rsd e della Rsa, riorganizzando gli spazi. E lasciando libero l’ex nosocomio che diventerà il nuovo Ospedale di comunità, la struttura di cure intermedie voluta dall’amministrazione regionale. Si tratta di un’idea coltivata da tre diverse amministrazioni nell’arco di quindici anni che, finalmente, diventa realtà: i reparti saranno operativi dal mese prossimo.

comaroli

Silvana Comaroli

C’è voluto tanto tempo ma, d’altronde, bisognava pure creare una nuova ala dal nulla. Alla fine, comunque, nonostante le enormi difficoltà riscontrate nell’ultimo semestre (aumento dei costi dei materiali e dell’energia in primis) la Fondazione è riuscita ad ampliarsi con la costruzione di una terza palazzina. «I lavori strutturali — spiega la presidente — si possono considerare ultimati. Ora non resta che procedere alla riorganizzazione dell’arredamento e al trasferimento degli ospiti».

Per i soncinesi che aspettavano questo annuncio da quasi un ventennio e per gli abitanti dei tanti municipi limitrofi che si riferiscono alla Fondazione, anche oltre confine provinciale, una notizia che scalda il cuore. Soddisfatti anche i parenti degli ospiti: spostare tutti gli anziani e i diversamente abili su un unico piano ciascuno permetterà di razionalizzare gli sforzi del personale e dunque anche le spese. Non poco, in periodo di ristrettezze. E non solo: anche il mondo del lavoro ci guadagna. L’aumento degli spazi e di conseguenza dei posti letto porterà all’assunzione di nuovi educatori, medici, infermieri ma anche di operatori socio-sanitari.

Alla Fondazione si riferisce un territorio abitato da circa 15 mila persone. Gli ospiti sono attualmente 134, 62 anziani, 30 disabili, 20 nel Centro Diurno e 22 subacuti. In 136 tra medici, operatori, animatori, amministrativi e infermieri se ne prendono cura. Con l’ospedale si avranno 20 posti in più.

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