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CASALMAGGIORE

Mezzo secolo di messa, applausi per don Mario

Celebrazione in duomo per il sacerdote. «Ho avuto una vita felice»

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

05 Settembre 2022 - 05:15

Mezzo secolo di messa, applausi per don Mario

CASALMAGGIORE - Nella chiesa di San Leonardo la comunità cristiana casalese si è stretta ieri mattina in un abbraccio affettuoso e augurale a don Mario Martinengo, che qui fu parroco dal 2005 al 2012 e ora è collaboratore parrocchiale a Bozzolo, per i suoi 50 anni di sacerdozio. La messa solenne, accompagnata dalla corale di San Leonardo e dalla comunità ghanese, è iniziata alle 11. Sul presbiterio, ad affiancare don Mario, che ha presieduto la funzione, c’erano il parroco don Claudio Rubagotti con don Angelo Bravi, il vicario don Arrigo Duranti, padre Francesco Serra, superiore del Santuario Madonna della Fontana, don Maurizio Germiniasi e don Cesare Castelli. Tra i banchi anche gli ospiti della Casa Giardino con suor Maria Buongiorno e altre religiose.


Don Mario ha ringraziato per l’invito a festeggiare insieme la ricorrenza: «È Dio la fonte principale della mia vita e penso di essere profondamente amato da lui. Penso ad una frase di Robert Baden-Powell, fondatore dello scoutismo, che disse ‘Ho avuto una vita felice e voglio lo stesso per voi’. Posso dire lo stesso e devo ringraziare il Signore. A volte mi chiedo come ho fatto a superare alcune prove, ma è Dio che mi ha sempre aiutato a trovare la soluzione. Il mio invito è a fidarsi sempre di lui. In questo mondo in cui a volte si vede solo il buio davanti, io penso che non si possa avere paura se ci si affida al Signore».

Quando si arriva a 50 anni di sacerdozio, ha aggiunto don Mario, si pensa a quanto si è condiviso: come l’eucarestia, «per oltre 25 mila volte: un tesoro enorme». Come «l’amore di Dio, l’unico vero senso della vita». Don Mario ha ricordato il parroco che gli ha fatto amare il sacerdozio, don Luigi Barbisotti, e gli altri preti che lo hanno affiancato in varie fasi della vita e ha ringraziato tutti. Al termine il saluto di don Claudio e un canto in cui si sono uniti i coristi diretti da Abele Zani con quelli della comunità ghanese. Con un grande applauso finale. 

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