L'ANALISI
05 Settembre 2022 - 05:20
CREMA - Ti aspetti una casalinga, magari una nonna, di quelle che custodiscono gelosamente la ricetta segreta. E invece ti spunta un uomo, un ancora giovane pensionato di Ombriano, amante del running, uno che di torte ne sa preparare soltanto due, per sua stessa ammissione. E allora il vincitore della Sagra della Bertolina non è una Miss, ma un Mister, Lorenzo Degani. «So fare soltanto questo tipo di dolce e la torta al riso soffiato e ai Mars, che mia figlia adora. È la prima volta che partecipo a questo concorso».
Alle sue spalle si è classificato un altro uomo, Dario Giuliani, seguito da Elisa Zaglia, Angela Moschetti e Stefania Stanghellini. La parità di genere è stata rispettata, ma stavolta gli uomini hanno battuto le donne. La giuria ha dovuto allargare lo stomaco per assaggiare e valutare le 35 torte in gara. Lo ha confermato la presidente Teresa Aiolfi, affiancata dal vice don Giorgio Zucchelli e dai membri Antonio Bonetti, Ornella Bonetti, Susanna Donida, Letizia Ruggeri, Silvana Gregoletto, Marco Mariani e Gregorio Carniti.
Sul palco, a premiare, sono saliti il presidente della Pro loco Vincenzo Capelli, che nel corso della giornata ha accompagnato 85 turisti in cima al campanile del Duomo, il presidente del Comitato Carnevale Cremasco Eugenio Pisati, l’assessore al Commercio Franco Bordo e lo stesso don Zucchelli per Radio Antenna 5, che quarant’anni fa aveva dato il via a questa manifestazione. I premi sono stati offerti dal pittore Luciano Perolini, dal negozio Enrico IV, dall’istituto agrario Stanga, dal negozio Leccornie di Pandino e dal ristorante Al Domm.
«Ancora una volta – ha commentato Cappelli – la Sagra della Bertolina è stata premiata dalla cortesia e dalla simpatia di tante massaie orgogliose della torta preparata. In questi ultimi anni abbiamo avuto la vicinanza del Comitato Carnevale, col quale è nata una bellissima collaborazione. Una ricetta unica della Bertolina non esiste, anche se abbiamo provato a decodificarla». E quanto fossero diverse le 35 in concorso lo ha confermato Aiolfi: «Abbiano avuto molte torte con ricette rivisitate». Dopo i ringraziamenti di Bordo agli organizzatore i complimenti ai partecipanti, Cappelli ha lanciato un appello: «Se qualcuno ha un vitigno del cremaschì, l’uva con la buccia soffice che si scioglie durante la cottura, ne doni un ceppo all’istituto Stanga affinché lo possa coltivare e tenere in vita la qualità».
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