L'ANALISI
03 Settembre 2022 - 05:15
PIADENA DRIZZONA - «Avevo paura, mi sono rifugiata nel bar dove lavoro e ho chiamato i carabinieri. Ero terrorizzata: dovevo salvare il bambino». Così la 30enne di nazionalità romena, residente a Piadena Drizzona da qualche tempo (prima abitava in provincia di Mantova), ha motivato il suo allontanamento da via Castello, dopo che alcuni cittadini sono intervenuti in suo aiuto, in seguito all’aggressione di cui è stata vittima mercoledì sera.
La ragazza ha spiegato via social, pubblicando anche una sua foto con il viso insanguinato, quanto le era accaduto mentre, intorno alle 22.30, si trovava in centro a Piadena Drizzona per acquistare un gelato e le sigarette. Ha detto che un cittadino marocchino, pure residente a Piadena, «ubriaco» — che sarebbe stato già protagonista in passato di altri episodi movimentati —, arrivato in bicicletta l’ha aggredita e picchiata e avrebbe anche tentato di sottrarle dall’auto suo figlio, di 3 anni. La giovane, dopo essere stata malmenata, si è poi allontanata in direzione di Canneto sull’Oglio e un cittadino ha raccontato che in via Castello lei è scappata. La donna ha poi spiegato di aver presentato denuncia nei confronti dell’aggressore.
«Lui oggi (giovedì, nda) tranquillamente è andato a prendersi il caffè al bar dalla mia collega che ha paura e non lavora più. E lui ha detto che volevo un passaggio e che io l’ho investito. Ovvio io non do passaggi a sconosciuti marocchini in presenza di mio figlio». La vicenda ha scatenato una ridda di commenti via social, ma anche nei bar e non solo. Diffusa la preoccupazione per l’episodio, la cui ricostruzione resta piuttosto confusa, e più di uno ha invocato maniere forti verso chi si rende protagonista di violenze.
Va detto che tutta la vicenda non è perfettamente chiarita e solo le indagini dei carabinieri, che hanno raccolto alcune testimonianze, potranno fare piena luce sulla ricostruzione di quanto effettivamente avvenuto. Tutti, naturalmente, si augurano che non si ripetano più situazioni come quelle vissute mercoledì sera tra via Platina e via Castello.
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