L'ANALISI
CASALMAGGIORE
01 Settembre 2022 - 17:29
CASALMAGGIORE - “Abbiamo bisogno di sognatori e di visionari”. E’ questo l’appello che Giancarlo Simoni, fondatore del Comitato Slow Town, lancia in vista dell’incontro previsto alle 17.30 di domani al Parco Italia per la costituzione del “Centro di educazione ambientale e rigenerazione urbana”. “Le nostre parole d’ordine sono la bellezza al posto del degrado, la cura al posto del vandalismo e dell’abbandono, le persone al posto delle videocamere, la rete di enti, associazioni e scuole al posto dei singoli - spiega Simoni -. L’idea nasce dalla necessità di dare continuità al progetto "Casalmaggiore: comunità coesa, solidale e sostenibile 2.0” grazie al quale il Comune ha ottenuto un contributo della Fondazione Cariplo per la realizzazione della zona 30 in via Baldesio.
Il progetto prevede la messa in campo di un processo per coinvolgere cittadini, terzo settore, attività economiche ed amministratori pubblici in un dialogo costruttivo volto alla definizione di un modello di sviluppo per il territorio e di una serie di attività che, nel breve, medio e lungo periodo, possa portare al raggiungimento di un obiettivo comune. Hanno già dato conferma della loro presenza l'Istituto scolastico comprensivo Diotti, la cooperativa Santa Federici, il Comitato Slow Town, l'associazione Nuovi Legami APS, l'associazione Persona - Ambiente. Possono aderire enti, associazioni, scuole ma anche privati volontari e aziende sensibili ai temi ambientali e sociali. L’importante è fare rete”.
L’idea che muove l’iniziativa è la volontà di far convogliare sul Centro di educazione ambientale e rigenerazione urbana, che avrà sede nel Parco Italia, vari tipi di attività, come laboratori, eventi, convegni: “Vorremmo che diventasse sempre più un punto di riferimento anche come luogo fisico - continua Simoni -. Ad esempio, per lo svolgimento di attività didattiche, com’è anche già avvenuto in alcune occasioni”. Si punta alla restituzione degli spazi pubblici ai cittadini, alla ricostruzione del senso di comunità e alla riscoperta dell'identità dei luoghi, ad avviare modalità innovative di co-progettazione e co-gestione dei beni comuni e alla costruzione di un modello di cittadinanza attiva sostenibile e replicabile. “La partecipazione attiva della cittadinanza è quindi un elemento essenziale per la buona riuscita del progetto e per questo chiunque voglia partecipare in modo costruttivo è ben accetto”, dice Simoni.
La rete di partenariato si propone come obiettivi strategici sensibilizzare la cittadinanza rispetto alle tematiche che riguardano l'ecologia e il consumo critico, implementare il senso di appartenenza alla comunità e al territorio, diffondere il bene comune, come nuovo modello culturale, valorizzare le buone pratiche già esistenti sul territorio e proporne di nuove. Ma anche ritessere un tessuto sociale basato sulle relazioni, sulla condivisione dei saperi, sullo scambio tra le generazioni e sulla solidarietà. Si punta a migliorare il decoro urbano e ad aumentare la coesione sociale incentivando eventi ed occasioni di incontro per la popolazione residente.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris