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INCHIESTA DELLA GDF. LA SVOLTA

Fondi distratti dalla Onlus «Uniti»: Crotti sceglie di patteggiare

L’udienza è fissata per il 10 novembre prossimo, quando si saprà se ci sarà «la firma del gip» sull’accordo preso tra la Procura e la sua difesa

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

26 Agosto 2022 - 05:30

Fondi distratti dalla Onlus «Uniti»: Crotti  sceglie di patteggiare

Renato Crotti e la Guardia di Finanza

CREMONA - Accusato di essersi appropriato indebitamente di oltre 300 mila euro, i soldi donati dai cremonesi a Uniti per la Provincia di Cremona, la onlus nata nel marzo di due anni, in piena pandemia, con lo scopo di contribuire a risolvere la grave emergenza sanitaria, Renato «Tato» Crotti, l’ex dipendente Finarvedi messo a gestire la onlus, vuole uscire di scena con un patteggiamento già proposto in sede di indagini preliminari.

L’udienza è fissata per il 10 novembre prossimo, quando si saprà se ci sarà «la firma del gip» sull’accordo preso tra la Procura e la difesa di Crotti, il quale aveva anche messo sul piatto una proposta di risarcimento ritenuta «irricevibile» dall’associazione benefica, che vuole essere risarcita sino all’ultimo centesimo.

Nell’indagine shock della Guardia di Finanza, coordinata da un pool di pm, sotto indagine era finita anche la sorella di Crotti, Anna Grazia. Anche lei ha già concordato un patteggiamento in fase di indagini preliminari (che il gip valuterà nell’udienza del 10 novembre), ma a differenza del fratello, lei ha già restituito a Uniti per Cremona i 5 mila euro che l’hanno messa nei guai.

Cinquemila euro che il fratello Renato aveva dirottato sul conto corrente di Anna Grazia per la redazione del fantomatico progetto «Muse alla lavagna». Un documento di 48 pagine avente per oggetto la gestione della didattica a distanza.
Due anni fa, durante le perquisizioni, le Fiamme Gialle sequestrarono quel documento e ci guardarono dentro, scoprendo che quel progetto era un «mero» collage di documenti che si trovano su Internet.

Come quello «redatto per la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella», un altro scaricato dal sito orizzontescuola.it, un altro ancora dal sito Ministero dell’Istruzione ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna -Servizio Marconi Tsi, l’ultimo dal sito dell’istituto comprensivo Diego Vitrioli - Principe di Piemonte, con sede a Reggio Calabria.

Spostiamo indietro le lancette dell’orologio a marzo del 2020. La gente è blindata in casa, terrorizzata dal Covid-19; Cremona è una città fantasma, così come i 113 paesi della provincia. C’è un silenzio surreale rotto solo dalle sirene delle ambulanze giorno e notte. Tante le lacrime versate per i morti che il Covid si porta via, il dolore che si aggiunge al dolore dei familiari privati dell’ultima carezza al proprio caro, gli ospedali in stress.

In mezzo al dramma, secondo l’accusa «Crotti &C» (Crotti il «regista» e i coindagati) trafficarono per asciugare il conto di Uniti per Cremona. E iniziarono subito, già a marzo, qualche giorno dopo la costituzione della onlus. Tirarono dritto, poi, a luglio, intervenne la Finanza.

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