L'ANALISI
17 Agosto 2022 - 05:20
CREMONA - «Sono 59 i posti per le immissioni in ruolo del personale Ata. È una bella notizia, ma siamo lontani dal coprire il reale fabbisogno nelle scuole della provincia», dichiara Laura Valenti della FLC Cgil, facendo riferimento alle immissioni in ruolo per 13 posti per assistente amministrativo, quattro per assistente tecnico e 42 per collaboratore scolastico. Gli aventi diritto, inseriti nelle apposite graduatorie, avranno tempo fino a sabato 20 agosto per accettare il ruolo, attraverso la piattaforma telematica ministeriale. «Ogni volta che si procede a immissioni in ruolo è una buona notizia, anche se la situazione drammatica delle carenze di personale Ata è di là dall’essere risolta - afferma Valenti —. Per questo preme sottolineare come la comunicazione di 35 posti aggiuntivi sull’organico di fatto sia un’altra importante boccata d’ossigeno per il funzionamento in sicurezza di quel corpo complesso che è la scuola».
Ma a fronte di nuove risorse messe in campo per l’imminente inizio dell’anno scolastico, manca ormai meno di un mese: le scuole per l’infanzia inizieranno il prossimo 5 settembre, i sindacati sottolineano alcune criticità nelle dinamiche relazionali con l’amministrazione scolastica provinciale: «mai come in questi ultimi mesi i rapporti con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona si stanno dimostrando difficili - afferma, perentoria, Valenti —. Tutte le comunicazioni arrivano via mail senza la possibilità di confronto e concertazione. Le informative arrivano via telematica e non c’è possibilità di confronto diretto, si sta percorrendo una strada che sembra voler svuotare di senso il dialogo con le parti sindacali. È invece importante trovare il modo di intessere, come succedeva fino a qualche mese fa, un rapporto costante e diretto, soprattutto nei casi in cui ci sono estremi di operare compensazioni sulle necessità reali del territorio. La mancanza di questo dialogo diretto rischia di danneggiare l’intera comunità scolastica cremonese».
Intanto, sul caso delle graduatorie provinciali per le supplenze tutto tace. L’aggiornamento e le correzioni degli errori non sono stati ancora completarti e «non pochi sono i casi di precari che non hanno potuto effettuare la scelta delle scuole, si procederà dunque per via legale. Anche questa è una situazione insostenibile per tempi e modalità», conclude Valenti.
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