L'ANALISI
PROCESSATO PER DIRETTISSIMA
14 Agosto 2022 - 10:37
LODI - «Volevo fare del male a me»: El Sayed Mohamed Abdel Hamid Mod Donia, il 22enne bloccato dalla polizia dopo che venerdì ha scagliato oggetti sulle macchine che passavano sull'autostrada del Sole fra Lodi e Casalpusterlengo - centrando la vettura della parlamentare leghista Claudia Gobbato -, lo ha spiegato oggi appena entrato in aula in Tribunale per il processo per direttissima nel quale è stato convalidato il suo arresto per resistenza a pubblico ufficiale.
«Volevo qualcuno con cui parlare ma non si fermava nessuno. Volevo fare del male a me. Ho capito quello che ho fatto: sono disponibile a risarcire lavorando anche dal carcere», ha aggiunto raccontando al giudice Eliana Capursi che alla stazione di Firenze Santa Maria Novella qualcuno gli aveva rubato il telefono.
«Mi hanno fatto tante cose brutte - ha proseguito -. Allora ho deciso di prendere il treno per andare a Milano da mio zio per prendere dei soldi». Ma lo zio gli avrebbe detto che non era disposto né ad accoglierlo e nemmeno ad ascoltarlo. Nel corso dell’udienza di convalida, la pm Antonella Dipinto lo ha definito «pericoloso e aggressivo».
Il prosieguo del processo è stato fissato, sempre in Tribunale a Lodi, per il prossimo 9 settembre. A fine udienza, rivolgendosi al suo difensore, Rodolfo Ercoli, l’egiziano ha chiesto: «Si è fatto male qualcuno?»
L’ufficio immigrazione dell’ufficio di Milano, nelle scorse ore ha notificato in carcere a Elsayed Mohamed Abdel Hamid Mod Donia il rigetto di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro, a seguito della richiesta che il 22enne aveva inoltrato nei mesi scorsi. Il suo avvocato difensore, Rodolfo Ercoli, sottolinea che il suo assistito si sarebbe anche visto più volte rifiutare la residenza nel Comune di Milano.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris