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LA CITTÀ CHE EMERGE DAL PASSATO

La tomba dipinta nel centro di Cremona sarà interrata

La Sovrintendenza ha cambiato idea: non sarà visibile al pubblico

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

11 Agosto 2022 - 11:21

La tomba dipinta nel centro di Cremona sarà interrata

Un momento degli scavi di marzo 2020

CREMONA - Scoperta poco prima che la pandemia fermasse il tempo, il 4 marzo 2020, la tomba con croci simili a quelle dell’ordine dei Templari sarà interrata e non sarà più visibile come si ipotizza e ancora si legge nei cartelli che campeggiano sulla copertura lignea che da oltre due anni copre il sito archeologico. Lo scavo, a ridosso del muro di cinta del Torrazzo, è su terreno di competenza comunale.

La decisione di non ipotizzare un allestimento che possa rendere visibile la tomba magari attraverso una copertura trasparente «è stata presa — spiega il sovrintendente, Gabriele Barucca — in accordo con la Diocesi e il Comune. Si è ritenuto più opportuno, per la conservazione dei resti della tomba, provvedere all’interramento, dopo, ovviamente, aver fatto tutti i rilievi del caso e provveduto a studiare i reperti».

Il sovrintendente Gabriele Barucca

«È una prassi - continua - che sempre più spesso si decide di percorrere perché assicura una conservazione ideale del sito, anche nel caso di siti come quello della tomba di largo Boccaccino. È per lo stesso motivo di cautela che abbiamo deciso di interrare anche i recenti ritrovamenti nel fiume Oglio, in questo caso a maggior ragione, trovandoci al cospetto di reperti assai fragili e facilmente deperibili. La documentazione fotografica, gli studi fatti assicurano che ciò che si scopre diventi patrimonio di conoscenza comune».

La copertura lignea a protezione della tomba

Certo è altra cosa dal poter vedere le mura di quella tomba in cui emergono i segni di croci che evocano i Templari, ma si crede nella decisione può avere influito anche il costo legato ad un allestimento in sicurezza per rendere visibile la tomba, databile non prima del X secolo. Il ritrovamento «è inquadrabile all’interno di una categoria di manufatti diffusi in Lombardia e in altre regioni dell’Italia settentrionale e meridionale dall’età paleocristiana al basso Medioevo — scrive Serena Strafella nella relazione preliminare dedicata alla Tomba con croci dipinte —. Della tomba, rinvenuta priva di resti antropici, restano tre lati, decorati ciascuno da una croce di colore rosso con bracci di uguale lunghezza, patenti, ovvero che si allargano allontanandosi dal centro. Croci di questa tipologia sono molto frequenti nel corso del Medioevo». 

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