L'ANALISI
04 Marzo 2020 - 17:26
CREMONA (4 marzo 2020) - Negli occhi degli archeologi lo stupore per il delinearsi sulle pareti inumidite di tre croci rosse su fondo bianco con incisione preparatoria che ricordano quelle dei Templari... un segno inatteso e che fa immediatamente balzare le lancette del tempo indietro di mille anni, fino all’epoca dell’imperatore Ottone, secoli X e XI. Questa è, infatti, la possibile datazione della tomba a camere rinvenuta nello scavo in corso in largo Boccaccino, nell’area adiacente il muro perimetrale del Torrazzo. Dopo la tomba alla cappuccina di qualche settimana fa, il ritrovamento di una tomba a camera ha una sua importanza soprattutto per quel segno che fa pensare a un’inumazione di un Templare. «Fare ipotesi per ora è azzardato — afferma il soprintendente Gabriele Barucca —, comunque sia si tratta di una tomba a camera riempita di materiali di riporto, per ora non sono state rinvenute ossa, la speranza è di poter trovare altri reperti, monete o simili che ci permettano una datazione certa e magari ci diano alcuni indizi. Certo è un ritrovamento importante e inatteso come spesso ciò che emerge da indagini archeologiche». A condurre i lavori in situ è l’archeologo e studioso Gianluca Mete con il suo staff, che non nasconde stupore ed entusiasmo per questo inatteso ritrovamento.
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